Infine, Il Mio Cuore Immacolato Trionferà!

14Fatima: Conversione, Riparazione e Devozione ai Sacri Cuori

La Madonna ha parlato al mondo. Ha descritto la situazione come gravissima, ha indicato come causa di questa situazione la spaventosa decadenza morale dell’umanità, ci ha minacciati con terribili punizioni terrene — nuova guerra, diffusione mondiale degli errori del comunismo, persecuzioni alla Chiesa — e con una punizione eterna mille volte peggiore — l’inferno — se non ci emenderemo, e ha infine prescritto i mezzi necessari per giungere all’emendazione e per evitare tanti castighi.

Benché qualche sciocco chiuda gli occhi davanti alla realtà più evidente e si compiaccia di affermare che è a posto con Dio il mondo in cui viviamo — di dubbio, di naturalismo, d’indisciplina morale e di adorazione della felicità terrena — è necessario credere il contrario, perché la Madonna ci ha detto il contrario.

È assolutamente certo che alcuni sociologi evoluzionisti, molto più evoluzionisti che sociologi, amano dire che l’oggi è migliore dello ieri, e che il domani sarà necessariamente migliore dell’oggi. Ma la Madonna ci dice che la verità è molto diversa: il domani sarà migliore dell’oggi solamente se ci emenderemo e faremo penitenza. Diversamente, per quanto insomma il progresso materiale, la medicina, le finanze, i divertimenti, il comfort della vita si sviluppino, avanziamo verso un grande e universale collasso.

Purtroppo non mancano neppure teologi ottimisti che creano attorno a sé una gradevole atmosfera di simpatia, sostenendo che quasi nessuno si condanna all’inferno. Invece la Madonna insegna il contrario, e lo fa non solo con parole, ma anche con l’argomento invincibile del fatto concreto: apre l’inferno davanti agli occhi dei Pastorelli terrorizzati, perché raccontino al mondo intero quanto hanno visto. E bisogna credere alla Madonna e non a certa teologia debole, all’acqua di rose. E se la Madonna ci rivela a Fatima quali sono i rimedi di cui ci si deve servire per evitare la catastrofe, è necessario studiarli, applicarli, riporre in essi tutte le speranze, invece di perder tempo sperimentando panacee suggerite dagli uomini. Di questi rimedi indicati dalla Madonna vogliamo trattare in modo particolare.

La vita soprannaturale è l’autentica soluzione

Abbiamo già fatto notare di passaggio, nell’articolo precedente, che la Madonna indica, come rimedi fondamentali per il mondo contemporaneo, la preghiera, la penitenza, l’emendazione della vita. Da questi tre provvedimenti puramente spirituali fa dipendere il mantenimento della pace, la preservazione dell’Occidente dalla propaganda comunista, quindi la sopravvivenza della civiltà stessa.

Potranno esser colpiti da ciò molti cattolici male informati, che pongono tutte le loro speranze in mezzi puramente umani. Immaginano che tutto sarebbe salvo il giorno in cui la Chiesa fosse robustamente dotata di seminari, di università, di giornali, di riviste, di librerie, di cinema, di teatri, di opere di carità e di assistenza sociale. In questa concezione, tutto si riduce all’ambito puramente naturale: la scristianizzazione ha come causa l’insufficienza dei nostri mezzi di propaganda e di azione. Il giorno in cui avessimo posto rimedio a questa insufficienza, avremmo vinto la scristianizzazione.

Nel frattempo, appare la Madonna a Fatima, e su tutti questi mezzi di azione non dice una sola parola. Come spiegare questo mistero? Che ne è delle parole dei Papi, che non hanno smesso di raccomandare tutto quello di cui la Madonna ha taciuto? I messaggi di Fatima saranno in contraddizione con le direttive pontificie? Sarebbe facile rispondere a tutte queste domande, se i cattolici facessero la fatica di leggere seriamente e per esteso i documenti pontifici, invece di accontentarsi di citazioni trovate sparse qua e là, in certi libri e giornali impegnati, a quanto pare, nel fare un’autentica opera di filtro di tutto quanto nella parola del Sommo Pontefice eventualmente contrasti con i loro preconcetti.

I Papi non si stancano di raccomandare l’uso di tutti i mezzi naturali legittimi per promuovere il Regno sociale di Nostro Signore Gesù Cristo. Tuttavia, non si limitano solamente a questo. In documenti veramente innumerevoli, mostrano che i mezzi naturali non saranno di nessuna efficacia se non vi sarà, in quanti lottano per la Chiesa, una vita costante di pietà, di mortificazione, di sacrificio; se i soldati di Cristo non avranno continuamente presente che i mezzi di azione naturali devono essere canali di grazia di Dio, e che l’apostolo — chierico o laico — dev’essere lui stesso un luogo di conservazione delle grazie che ne devono vivificare le opere.

In una parola, le tesi essenziali del libro inimitabile di dom Chautard, L’Anima di ogni Apostolato, sono state inculcate in ogni modo dai Papi. E sono gli stessi princìpi che la Madonna c’insegna a Fatima. La Vergine Santissima non ci dice di non dedicarci completamente alle opere di apostolato. Ma ripete l’insegnamento di Nostro Signore a Betania: è necessario vivere in intima unione spirituale con Dio, perché tutto il resto deriva da lì, e senza una tale unione le opere più sagge, più utili, più opportune risulterebbero miserevolmente sterili.

L’Angelo tutelare della patria

Notiamo a questo punto, molto rapidamente, altri aspetti dei messaggi di Fatima. L’apparizione dell’Angelo del Portogallo ci fa ricordare la dottrina della Chiesa circa il fatto che ogni popolo ha un suo particolare Angelo Custode. Vi è stato un tempo in cui ogni nazione aveva una particolare devozione al proprio Angelo Custode, invocandolo nelle proprie tribolazioni, e soprattutto nella lotta per il mantenimento del popolo nel seno della Chiesa. Abbiamo pensato a questo? Pratichiamo il culto all’Angelo Custode del Brasile?

Amore e timor di Dio

L’Angelo prega in presenza dei Pastorelli, profondamente inchinato, con il volto a terra. È un esempio che dobbiamo imitare. Nelle nostre preghiere dobbiamo essere fiduciosi, confidenti, filiali. Ma è necessario non dimenticare che l’autentica pietà filiale non esclude, anzi suppone, il più profondo rispetto. Si tratta di un altro punto su cui le rivelazioni di Fatima contengono preziosi insegnamenti per l’uomo moderno. Infatti, a forza di parlare di democrazia in tutto e per tutto, finiamo non di rado per deformare in tal modo la nostra mentalità, da introdurre un tonus ugualitario perfino nei nostri rapporti con Dio!

Devozione combattuta dal liturgismo

Negli ultimi tempi, il liturgismo progressista ha instillato nelle file cattoliche preconcetti tenaci contro certe devozioni, fra le quali il culto al Santissimo Sacramento extra Missam, e il Santo Rosario. Orbene, entrambe queste devozioni sono fortemente inculcate a Fatima. A Dio niente è impossibile.

Così, se la Provvidenza avesse voluto, i Pastorelli potrebbero esser stati trasportati — grazie a un fenomeno di bilocazione, per esempio —in qualche luogo in cui venisse celebrato il Santo Sacrificio, per poi, nel corso di esso, ricevere la Santa Comunione. In ultima analisi, questo sarebbe stato tanto straordinario quanto affidare all’Angelo le Sacre Specie perché ne comunicasse i Pastorelli. Tuttavia fu quest’ultimo il modo disposto dalla Provvidenza.

Se nel culto eucaristico extra Missam vi fosse qualcosa d’intrinsecamente contrario al modo vero d’intendere la Presenza Reale, sarebbe stato impossibile che la Provvidenza decidesse che l’adorazione eucaristica dell’Angelo e la prima Comunione dei Pastorelli si realizzassero nel modo in cui si sono realizzate. Quanto al Santo Rosario, sarebbe difficile raccomandarlo con maggiore insistenza. «Sono la Regina del Rosario», ha detto di sé stessa la Santa Vergine nell’ultima delle apparizioni. E in quasi tutte ha inculcato esplicitamente questa devozione ai Pastorelli. Quindi, come pretendere che il Rosario abbia perso qualcosa della sua attualità?

Si proclama pure che la meditazione dell’inferno è inadatta ai nostri giorni e capace solamente d’incutere un timore servile. Questa affermazione crolla fragorosamente a fronte di quanto è accaduto a Fatima, perché la visione dell’inferno, di cui i Pastorelli sono stati privilegiati, mirava evidentemente a purificare il loro amore e il loro senso di apostolato.

Devozioni ai Sacri Cuori

A Fatima s’inculca ugualmente, con significativa insistenza, la devozione al Sacro Cuore di Gesù, che pure è stata messa in ombra da una certa tendenza di spiritualità attualmente molto in voga.

Il culto al Sacro Cuore di Gesù è stato considerato da tutti i teologi come una delle più preziose grazie con cui la Santa Chiesa è stata confortata negli ultimi secoli. Era destinato a rianimare negli uomini l’amore di Dio, intorpidito dal naturalismo del Rinascimento, dagli errori dei protestanti, dei giansenisti, dei deisti e dei razionalisti. Nel secolo scorso [il secolo XIX], proprio per mezzo di questa devozione l’Apostolato della Preghiera ha prodotto una mirabile rifioritura della vita religiosa in tutto il mondo.

E, siccome i mali da cui il Sacro Cuore di Gesù ci deve preservare crescono giorno dopo giorno, è evidente che giorno dopo giorno si accentua l’attualità di questa incomparabile devozione. Tuttavia, è necessario aggiungere che, nell’aggravarsi dei mali contemporanei, la Provvidenza ha quasi voluto superare sé stessa indicando agli uomini come oggetto della loro pietà il Cuore di Maria, che in un certo modo perfeziona e porta alla sua pienezza il culto al Sacro Cuore di Gesù.

Gli studi e la devozione cordimariana non sono nuovi. Tuttavia ci sembra che la semplice lettura dei messaggi di Fatima mostri con quanta insistenza la Madonna li vuole per i nostri giorni. La missione da Lei affidata a suor Lucia è stata specialmente quella di restare sulla terra per attirare gli uomini al Cuore Immacolato di Maria. Spesso questa devozione è raccomandata durante le visioni. Il Cuore Santissimo ci appare anche, nella seconda apparizione, coronato di spine per i nostri peccati, a chiedere la preghiera riparatrice degli uomini. Ci sembra che questo punto in qualche modo compendi in sé tutti i tesori dei messaggi di Fatima.

Dunque, nel loro insieme, le apparizioni di Fatima da un lato c’istruiscono sulla terribile gravità della situazione mondiale e sulle autentiche cause dei nostri mali. E d’altro lato c’indicano i mezzi attraverso i quali dobbiamo evitare i castighi terreni ed eterno, che ci minacciano. Agli antichi Dio ha mandato profeti. Ai nostri giorni ci ha parlato attraverso la stessa Regina dei Profeti. Perciò, studiando quanto la Madonna vuole, che dire? Le uniche parole adeguate sono quelle di Nostro Signore nel Santo Vangelo: chi ha orecchie per intendere, intenda.

(Estratto da: Plinio Correa de Oliveira, Fatima: conversione, riparazione e devozione ai Sacri Cuori | leggi tutto qui: www.atfp.it/…/958-fatima-conv…

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Pubblicato da gianluca05

Pace: l’altra condizione della Madonna di Julio Loredo Da quando Papa Francesco ha annunciato che consacrerà la Russia (e l’Ucraina) al Cuore Immacolato di Maria, insieme a tutti i vescovi del mondo – ai quali ha rivolto un preciso appello in questo senso – tutto il mondo cattolico vive nell’attesa di questo storico evento. C’è chi, mosso da spirito pio, vede nel gesto pontificio una soluzione definitiva che metterà fine alla guerra, porterà alla conversione della Russia e al risanamento morale del mondo moderno. Altri, invece, mossi da spirito critico, vi segnalano possibili omissioni e contraddizioni. In ogni caso, bisogna rimarcare come l’annuncio di Papa Francesco – mettendo Fatima al centro degli avvenimenti contemporanei – abbia toccato una fibra profonda nell’opinione pubblica mondiale. L’atto di Francesco si collega a una precisa richiesta fatta dalla Madonna a Fatima nel 1917. Parlando ai pastorelli, la Madonna volle parlare al mondo intero, esortando tutti gli uomini alla preghiera, alla penitenza, all’emendazione della vita. In modo speciale, Ella parlò al Papa e alla sacra Gerarchia, chiedendo loro la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato. Queste richieste, la Madre di Dio le fece di fronte alla situazione religiosa in cui si trovava il mondo intero all’epoca delle apparizioni. La Madonna indicò tale situazione come estremamente pericolosa. L’empietà e l’impurità avevano a tale punto preso possesso della terra, che per punire gli uomini sarebbe esplosa quella autentica ecatombe che fu la Grande Guerra 1914-1918. Questa conflagrazione sarebbe terminata rapidamente, e i peccatori avrebbero avuto il tempo di emendarsi, secondo il richiamo fatto a Fatima. Se questo richiamo fosse stato ascoltato, l’umanità avrebbe conosciuto la pace. Nel caso non fosse stato ascoltato, sarebbe venuta un’altra guerra ancora più terribile. E, nel caso che il mondo fosse rimasto sordo alla voce della sua Regina, una suprema ecatombe, di origine ideologica e di portata universale, implicante una grave persecuzione religiosa, avrebbe afflitto tutti gli uomini, portando con sé grandi prove per i cattolici: “La Russia diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa (...) I buoni saranno martirizzati. Il Santo Padre dovrà soffrire molto”. “Per impedire tutto questo – continua la Madonna – verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace”. Dopo un periodo di estrema tribolazione e di terribili castighi “come non si sono mai visti” (santa Giacinta di Fatima), la Madonna promette il trionfo finale: “Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace”. Ancor oggi gli esperti discutono sulla validità o meno delle varie consacrazioni fatte da Pio XII e da Giovanni Paolo II. La Madonna aveva posto tre condizioni: che la consacrazione fosse fatta dal Sommo Pontefice, che menzionasse la Russia, e che fosse fatta in unione con tutti i vescovi del mondo. In un modo o nell’altro, a tutte le consacrazioni – 1942, 1952, 1982, 1984 – mancava almeno una di delle condizioni. Dopo aver affermato perentoriamente che la consacrazione del 1984, fatta da Giovanni Paolo II, non era valida, la veggente suor Lucia aveva cambiato opinione, attestando invece la sua conformità a quanto richiesto dalla Madonna. Questa è la posizione più diffusa negli ambienti della Chiesa e fra i fedeli in generale. Non vogliamo entrare in un tema tanto complesso. Facciamo però notare che, alla Cova da Iria, la Madonna indicò due condizioni, entrambe indispensabili, perché si allontanassero i castighi con cui ci minacciava. Una di queste condizioni era la consacrazione. Supponiamo che sia stata fatta nel modo richiesto dalla santissima Vergine. Rimane la seconda condizione: la divulgazione della pratica della comunione riparatrice dei primi cinque sabati del mese. Ci sembra evidente che questa devozione non si è propagata fino a oggi nel mondo cattolico nella misura desiderata dalla Madre di Dio. E vi è ancora un’altra condizione, implicita nel messaggio ma anch’essa indispensabile: è la vittoria del mondo sulle mille forme di empietà e di impurità che oggi, molto più che nel 1917, lo stanno dominando. Tutto indica che questa vittoria non è stata ottenuta, e, al contrario, che in questa materia ci avviciniamo sempre più al parossismo. Così, un mutamento di indirizzo dell’umanità sta diventando sempre più improbabile. E, nella misura in cui avanziamo verso questo parossismo, diventa più probabile che avanziamo verso la realizzazione dei castighi. A questo punto bisogna fare una osservazione, e cioè che, se non si vedessero le cose in questo modo, il messaggio di Fatima sarebbe assurdo. Infatti, se la Madonna affermò nel 1917 che i peccati del mondo erano giunti a un tale livello da richiedere il castigo di Dio, non parrebbe logico che questi peccati siano continuati ad aumentare per più di mezzo secolo, che il mondo si sia rifiutato ostinatamente e fino alla fine di prestare ascolto a quanto gli fu detto a Fatima, e che il castigo non arrivi. Sarebbe come se Ninive non avesse fatto penitenza e, nonostante tutto, le minacce del profeta non si fossero realizzate. Per di più, la stessa consacrazione richiesta dalla Madonna non avrebbe l’effetto di allontanare il castigo se il genere umano dovesse restare sempre più attaccato alla empietà e al peccato. Infatti, fintanto che le cose staranno così, la consacrazione avrà qualcosa di incompleto. Insomma, siccome non si è operato nel mondo l’enorme trasformazione spirituale richiesta alla Cova da Iria, stiamo sempre più avanzando verso l’abisso. E, nella misura in cui avanziamo, tale trasformazione sta diventando sempre più improbabile. Applaudiamo l’atto di Papa Francesco e ci sommiamo toto corde a esso se seguirà i requisiti posti dalla Madonna a Fatima. Tuttavia, finché a questo atto non seguirà una vera e propria crociata spirituale contro l’immoralità dilagante – aborto, omosessualità, LGBT, mode indecenti, pornografia, gender e via dicendo – la semplice consacrazione della Russia – per quanto gradita alla Divina Provvidenza – non allontanerà il castigo. Mi sia permesso di sollevare un’altra perplessità, e non di piccolo peso. A Fatima la Madonna indicò, come l’elemento allora più dinamico del processo rivoluzionario che portava l’umanità verso l’abisso, gli “errori della Russia”, ossia il comunismo, che proprio nell’Unione Sovietica trovò la sua sede e fuoco di espansione. Non ci sarà una vera conversione finché questa ideologia non sarà rigettata in ogni sua manifestazione. Ora, proprio in questo campo il pontificato di Papa Francesco si è contraddistinto per la sua prossimità all’estrema sinistra: dalla vicinanza alla dittatura cubana, al sostegno ai “movimenti popolari” latinoamericani di matrice marxista, senza dimenticare i contatti col patriarca Kiryll, che della dittatura sovietica fu fedele servitore e propagandista. Anche qui, salvo miglior giudizio, ci sembra che, finché all’atto di venerdì a San Pietro non seguirà una vera e propria crociata spirituale contro il comunismo e i suoi epigoni, la sola consacrazione della Russia non fungerà da toccasana per risparmiare una catastrofe alla civiltà contemporanea. Fonte: TFP - Tradizione Famiglia Proprietà -

3 Risposte a “14Fatima: Conversione, Riparazione e Devozione ai Sacri Cuori”

    1. Salve, spero con tutto il cuore che avvenga presto la Consacrazione della Russia che porterà finalmente al Regno di Maria, per il nostro bene convertiamoci,solo Dio ci potrà rendere felici.

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