Infine, Il Mio Cuore Immacolato Trionferà!

7Speranza di un mondo senza speranza

Se c’è un’epoca la cui unica speranza risiede nel Sacro Cuore di Gesù, è la nostra. I mali commessi dall’umanità oggi difficilmente possono essere esagerati. Tra queste, per citarne solo alcune, la blasfemia, la distruzione della famiglia attraverso l’aborto, il divorzio, l’eutanasia, la pornografia diffusa, le mode e gli stili di vita immorali, l’omosessualità e così via.

Come disse una volta Papa Pio XI, il mondo contemporaneo è così moralmente depravato che da un momento all’altro potrebbe sprofondare in una miseria spirituale più profonda di quella che regnava nel mondo quando nacque il Nostro Santissimo Redentore.

Sacro Cuore di Gesù, speranza di un mondo senza speranza
Sacro Cuore di Gesù, speranza di un mondo senza speranza

In considerazione di tanti delitti, viene naturalmente in mente l’idea della vendetta divina. Quando vediamo questo mondo peccaminoso, che geme sotto il peso di mille crisi e mille afflizioni ma nondimeno impenitente; se consideriamo l’allarmante progresso del neopaganesimo, che sta per conquistare l’umanità; e quando, d’altra parte, consideriamo la mancanza di risolutezza, lungimiranza e unità tra il cosiddetto residuo, siamo comprensibilmente terrorizzati dalle cupe prospettive di catastrofi che questa generazione potrebbe invocare su se stessa.

C’è qualcosa di liberale o luterano nell’immaginare che tanti delitti non meritino punizione, che un’apostasia così diffusa dell’umanità sia solo il frutto di qualche errore intellettuale senza colpa morale.

La realtà è un’altra, perché Dio non abbandona le Sue creature. Piuttosto, li assiste e li sostiene continuamente con grazia sufficiente per aiutarli a scegliere la strada giusta. Se scelgono di seguire una via diversa dalla Sua, la responsabilità è loro.

Ecco il quadro cupo del mondo contemporaneo: da una parte, una civiltà iniqua e peccatrice e, dall’altra, il Creatore che tiene alto il flagello divino.

Non è rimasto altro per l’umanità se non fuoco e zolfo? Di fronte all’alba del nuovo millennio, possiamo sperare in un futuro diverso dal flagello preannunciato dalle Sacre Scritture per l’impenitenza finale degli ultimi giorni? Se Dio agisse esclusivamente secondo la Sua giustizia, non c’è dubbio su cosa dovremmo aspettarci. In effetti, avremmo potuto arrivare fino a questo ventesimo secolo?

Sacro Cuore di Gesù, speranza di un mondo senza speranza

Tuttavia, poiché Dio non è solo giusto, ma anche misericordioso, le porte della salvezza non sono state ancora chiuse contro di noi. Un popolo inesorabile nella sua empietà ha tutte le ragioni per aspettarsi il rigore di Dio. Tuttavia, Colui che è infinitamente misericordioso, non vuole la morte di questa generazione peccatrice, ma che “si converta… e viva” (Ez. 18:23). La sua grazia, dunque, perseguita con insistenza tutti gli uomini, invitandoli ad abbandonare le loro vie malvagie ea ritornare all’ovile del Buon Pastore.

Se un’umanità impenitente ha tutte le ragioni per temere ogni catastrofe, un’umanità pentita ha tutte le ragioni per aspettarsi ogni misericordia. Infatti, perché la misericordia di Dio si riversi sul peccatore contrito, non è necessario che il suo pentimento abbia compiuto il suo corso completo. Anche mentre si trova ancora nelle profondità della fossa, se il peccatore si rivolge a Dio in modo sincero e serio con un pentimento nascente nel suo cuore, troverà immediatamente aiuto, perché Dio non lo trascura mai.

Lo Spirito Santo dice nella Sacra Scrittura: “Può una donna dimenticare il suo bambino…. E se lei dimenticasse, io non ti dimenticherò» (Isaia 49:15). Cioè, anche in casi così estremi in cui anche una madre si arrende, Dio no. La misericordia di Dio giova al peccatore anche mentre la giustizia divina lo abbatte sulla via dell’iniquità. L’uomo moderno non può perdere di vista questi due concetti fondamentali della giustizia divina e della misericordia divina: giustizia per non osare presumere di potersi salvare senza meriti; misericordia, affinché non disperiamo della nostra salvezza finché ci pentiamo e ricominciamo.

Sacro Cuore di Gesù, speranza di un mondo senza speranza

Dio è carità, quindi la semplice menzione del Santissimo Nome di Gesù evoca amore. È l’amore infinito, senza limiti, che ha spinto la Seconda Persona della Santissima Trinità a farsi uomo. È l’amore espresso nell’estrema umiliazione di un Dio che viene a noi come un bambino povero, nato in una grotta.

È l’amore mostrato in quei trent’anni di vita nascosta trascorsi nell’umiltà della più stretta povertà, nei tre estenuanti anni di evangelizzazione, quando il Figlio dell’uomo percorreva strade e strade campestri, saliva monti, attraversava valli, fiumi e laghi, ha visitato città e villaggi, ha attraversato deserti e borghi, ha parlato con ricchi e poveri, dispensando amore e, per lo più, mietendo ingratitudine.

È l’amore manifestato in quel momento supremo dell’Ultima Cena quando, dopo aver lavato generosamente i piedi ai suoi apostoli, ha istituito la Santa Eucaristia. È l’amore di quell’ultimo bacio dato a Giuda, di quello sguardo struggente rivolto a Pietro, di quegli insulti ricevuti e sopportati con pazienza e mansuetudine, di quelle sofferenze sopportate fino all’ultima goccia di sangue.

È l’amore in quell’ultimo perdono al ladrone morente che gli ha permesso di rubare il paradiso. Infine, è l’amore manifestato nel dono supremo di una Madre celeste per un’umanità miserabile! Ciascuno di questi episodi è stato minuziosamente studiato dai dotti, mirabilmente riprodotto dagli artisti, devotamente contemplato dai santi e, soprattutto, incomparabilmente celebrato nella Divina Liturgia.

Venerando il Sacro Cuore di Gesù, la Chiesa loda in modo speciale l’amore infinito dimostrato da Nostro Signore Gesù Cristo agli uomini. Poiché il Suo Cuore è il simbolo dell’amore, venerando il Suo Cuore, la Chiesa celebra l’Amore.

Sacro Cuore di Gesù, speranza di un mondo senza speranza

Nostra Signora del Sacro Cuore

Molte e belle sono le invocazioni usate dalla Santa Madre Chiesa in riferimento alla Madonna. Eppure, ognuno di questi sottolinea chiaramente la sua relazione con l’amore di Dio. Ognuna celebra o un dono di Dio a lei, al quale era perfettamente fedele, o qualche potere o influenza speciale che ha presso il suo Divin Figlio.

Ora, cosa sono i doni di Dio se non una manifestazione speciale del Suo amore? E cos’è il potere di intercessione della Madonna presso Dio a nostro favore se non un aspetto sublime dell’amore speciale di Dio per noi?

Pertanto, è perfettamente appropriato chiamarla Speculum Justitiae, “specchio della giustizia” da un lato e “onnipotente intercessore” dall’altro. Ella è lo specchio della giustizia perché Dio l’ha tanto amata da concentrare in lei tutte le perfezioni possibili ad una creatura umana. In nessun’altra creatura Egli si riflette così bene come in lei. Pertanto, rispecchia perfettamente la sua giustizia. Lei è l’intercessore onnipotente perché nessuna grazia si ottiene senza la Madonna e non c’è grazia che Lei non possa ottenere per noi. Così, invocando Maria come Nostra Signora del Sacro Cuore, facciamo una bella sintesi di tutte le altre invocazioni; ricordiamo il riflesso purissimo della Divina Maternità; suoniamo simultaneamente tutte le corde dell’amore in una bella armonia, le stesse corde che suoniamo quando recitiamo la sua litania o cantiamo la Salve Regina.

Tuttavia, c’è un’altra invocazione della Madonna che desidero particolarmente ricordare. È “Avvocato dei peccatori”. Nostro Signore Gesù Cristo è il nostro giudice e, per quanto grande sia la sua misericordia, rimane tuttavia il nostro supremo giudice e non può mancare di esercitare il suo dovere giudiziario.

Tuttavia, la Madonna è la nostra avvocata e fa solo ciò che un avvocato dovrebbe fare: difende l’accusato. Non abbiamo forse in Nostra Signora del Sacro Cuore, Avvocata dei peccatori, un onnipotente avvocato davanti alla sbarra della giustizia divina le cui suppliche di misericordia non saranno rifiutate? Dire allora che Nostra Signora del Sacro Cuore è la nostra avvocata equivale a dire che abbiamo in cielo un’avvocata onnipotente che detiene la chiave d’oro di un tesoro infinito di misericordia. Allora, quale soluzione migliore per un’umanità peccatrice, un’umanità che sprofonda sempre più nel peccato se non si parla di giustizia ma dispera della salvezza se se ne parla?

In ogni caso, sia menzionata la giustizia; è un dovere; la sua omissione ha prodotto solo spiacevoli frutti. Ma accanto alla giustizia, che ha come bersaglio il peccatore, non dimentichiamo mai la misericordia, che aiuta il peccatore seriamente pentito ad abbandonare il peccato e così a salvarsi come Egli desidera con tutto il suo Cuore, il Sacro Cuore di Gesù.

Plinio Corrêa de Oliveira 20 giugno 2009

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