
Cosa sta succedendo in Medio Oriente? In che modo gli Stati Uniti sono passati dalla vittoria in Iraq all’emergere dell’ISIS in così poco tempo? Quali errori abbiamo commesso e come possiamo imparare da essi? Circa 50 amici e sostenitori sono venuti per ascoltare le risposte a queste domande e molte altre durante un discorso di Robert Reilly, tenuto presso il TFP Washington Bureau a McLean, in Virginia, venerdì 15 aprile.
Il signor Reilly, un ex funzionario dell’amministrazione Reagan e George W. Bush, ha assistito in prima persona agli eventi in Medio Oriente nell’ultimo decennio. Nei suoi 25 anni di servizio governativo, Reilly ha prestato servizio presso l’Ufficio del Segretario alla Difesa, dove è stato consigliere senior per la strategia dell’informazione (2002-2006). Nel 2003 ha partecipato all’Operazione Iraqi Freedom come Senior Advisor del Ministero dell’Informazione iracheno.
Il suo discorso si è basato in gran parte sui temi del suo libro del 2011, The Closing of the Muslim Mind: How Intellectual Suicide Created the Modern Islamist Crisis.( libro in inglese ) Il Sig. Reilly ha descritto con molta competenza le ragioni teologiche del declino della cultura e della civiltà islamica negli ultimi secoli, e perché aiutano a comprendere l’Islam oggi.
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Gli Stati Uniti hanno incontrato molti problemi dopo l’invasione dell’Iraq del 2003. Molto inchiostro è stato versato discutendo le cause di questa difficoltà, ma il signor Reilly attribuisce la colpa direttamente alla correttezza politica. Nella sua opera classica The Art of War , Sun Tzu ha scritto che “se non conosci i tuoi nemici o te stesso, sarai in pericolo in ogni singola battaglia”. Gli occidentali, per paura di essere etichettati come “islamofobi”, hanno generalmente scelto di non conoscere l’Islam così com’è. Le conseguenze di questa cecità autoinflitta continuano a portare frutti amari per il nostro Paese.
Una chiave per comprendere l’Islam è comprendere la sua visione filosofica del mondo. Mr. Reilly ha spiegato come la visione cristiana del mondo, basata su Aristotele, vede Dio come il Creatore di un universo razionale e intelligibile che l’uomo può comprendere e interpretare. I fenomeni che vediamo in natura, dalla gravità al tempo atmosferico, sono il risultato di cause secondarie basate sulle leggi fondamentali della natura.
La mente islamica ha sempre più rifiutato questa concezione aristotelica del mondo, e questo cambiamento ha coinciso esattamente con la degenerazione della civiltà islamica. I musulmani in generale pensano che tutto sia causato direttamente da Allah. Quando una mela cade da un albero, un temporale passa su una città, o la luna gira intorno alla Terra, non sono le leggi di gravità, la termodinamica o la fisica che causano tali fenomeni, ma Allah stesso, ogni volta. E nessuno può dire con certezza se Allah lo farà di nuovo. Ancora peggio, dire che la gravità e non Allah ha causato la caduta della mela dall’albero non è semplicemente sbagliato, ma una “blasfemia” contro Allah.
Questa visione del mondo ha completamente devastato lo sviluppo economico e sociale in tutto il mondo islamico. La Spagna, ad esempio, traduce più libri in un anno di quanto l’intero mondo islamico abbia fatto negli ultimi mille anni, e la Corea del Sud registra più brevetti di tutto il mondo arabo messo insieme. Questo declino si è verificato per secoli e non mostra segni di cedimento.
Il signor Reilly ha dimostrato come questa chiusura della mente musulmana abbia indotto i musulmani a fare affidamento esclusivamente sulla giurisprudenza religiosa per avere una guida su ogni aspetto dell’esistenza umana. La legge islamica ha una guida per tutto e il quadro legalistico ha soffocato l’accordo culturale e intellettuale. La ragione e la logica non hanno posto in questo quadro. I cristiani che desiderano capire veramente i musulmani – e perché ci odiano – farebbero bene a ignorare le sciocchezze politicamente corrette che si sentono nei media mainstream. Il discorso del signor Reilly ha gettato la necessaria luce su questo argomento di grande attualità.
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James Bascom 26 aprile 2016
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