
Il mandato dell’HHS che richiede piani sanitari, compresi quelli dei cattolici, per fornire contraccettivi e abortivi ha creato una chiara opposizione tra questa amministrazione e la fede cattolica.
Infatti, se un cattolico non ha il diritto di praticare la morale secondo i dettami della natura e della Rivelazione, allora la sua libertà di essere fedele al Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo viene ridotta e inizia una persecuzione religiosa.
Distruzione della morale naturale e rivelata
Va sottolineato che il divieto di impiegare mezzi artificiali di controllo delle nascite non è una questione secondaria o irrilevante. Innanzitutto perché è una questione morale e la Chiesa non può abdicare a un principio morale per quanto piccolo. Rinunciare a un principio morale equivale infatti a rinunciare alla moralità in quanto tale.
Questo perché la morale cattolica ha due punti di riferimento: la legge naturale, che è un riflesso della legge eterna (Dio governa le creature) nella natura umana, e la Rivelazione divina, che spiega e conferma la legge naturale nella sfera morale.
Se si nega un punto della legge naturale, si distrugge la capacità della ragione umana di distinguere il bene dal male e di guidare la volontà a fare il bene ed evitare il male.
Rifiutando un punto della morale rivelata si nega anche tutto ciò negandone il fondamento, che è l’accettazione dell’autorità di Dio come fonte della Rivelazione.
La Chiesa non può non insegnare la moralità
Ora, come hanno affermato i Papi, e in particolare Paolo VI nell’Enciclica Humanae vitae , la contraccezione è contro la legge naturale e la Rivelazione, sicché la Chiesa non può rinunciare al suo insegnamento.
Infatti, in questa enciclica il Papa Paolo VI afferma che l’insegnamento della Chiesa in questa materia è “un insegnamento che si basa sulla legge naturale illuminata e arricchita dalla Rivelazione divina”. E prosegue: «La Chiesa, tuttavia, nell’esortare gli uomini all’osservanza dei precetti della legge naturale, che essa interpreta con la sua costante dottrina, insegna che ogni singolo atto coniugale deve necessariamente conservare il suo rapporto intrinseco con la procreazione dei figli. vita umana.” Onde conclude il Papa: «Poiché la Chiesa non ha fatto nessuna di queste leggi, non può esserne arbitro, ma solo custode e interprete. Non potrebbe mai essere giusto che lei dichiari lecito ciò che di fatto è illecito, poiché ciò, per sua stessa natura, è sempre contrario al vero bene dell’uomo.
Commemorando il 40° anniversario dell’Humanae Vitae, Papa Benedetto XVI ne ha riaffermato la dottrina: “A quarant’anni dalla sua pubblicazione questo insegnamento non solo esprime la sua immutata verità, ma rivela anche la lungimiranza con cui viene trattato il problema”.
Anima dei martiri, coraggio dei crociati
Bisogna essere ben consapevoli di quanto sia grave cercare di costringere i cattolici a rinunciare a un punto fondamentale della morale naturale e rivelata per capire perché un cattolico deve opporsi al mandato Obamacare promulgato da HHS.
Stiamo tornando ai tempi dei leoni e del Colosseo? Mentre un cattolico deve avere lo spirito dei martiri, preferendo morire piuttosto che tradire la sua Fede, deve anche avere il coraggio dei crociati in un combattimento pacifico e legale in difesa della vera Fede.
Luiz Sérgio Solimeo 29 maggio 2012