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7Leggi sulla blasfemia e sharia in Pakistan: quali lezioni trarre dall’affare Asia Bibi?

Leggi sulla blasfemia e sharia in Pakistan: quali lezioni trarre dall'affare Asia Bibi?
Leggi sulla blasfemia e sharia in Pakistan: quali lezioni trarre dall’affare Asia Bibi?

Un semplice incidente in un villaggio rurale in Pakistan…

Quasi dieci anni fa, nel giugno 2009, in un villaggio rurale del Pakistan, una fervente contadina cattolica e madre di cinque figli lavorava nelle campagne insieme a donne musulmane. Sentendosi assetata a causa del caldo estremo, andò a un pozzo per attingere acqua. Immediatamente, i musulmani iniziarono a gridare che l’Asia stava sporcando il pozzo e rendendo l’acqua impura.

Ne seguì una discussione sulla religione. Ad un certo punto, Asia ha affermato che Gesù era morto per noi e ha chiesto cosa avesse fatto Maometto per loro. Le donne musulmane hanno iniziato a gridare “blasfemia!” e aggredendo lei e sua figlia. La polizia locale l’ha arrestata e, nel 2010, un tribunale pakistano l’ha condannata a morte per il reato di blasfemia contro il profeta dell’Islam.

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Le autorità che hanno osato difenderla sono state assassinate

Pur essendo musulmano, Salmaan Taseer, governatore della regione del Punjab dove è avvenuto il fatto, si è opposto all’arresto e alla condanna di Asia Bibi. Andò persino con sua moglie e sua figlia a farle visita in prigione. La morte è stata la ricompensa per questo atto di umanità e giustizia: il 4 gennaio 2011 è stato assassinato dalla sua guardia del corpo al mercato di Kohsar a Islamabad, la capitale politica del Pakistan.

Stessa sorte per il ministro delle minoranze Shahbaz Bhatti. Fervente cattolico, si è schierato in difesa di Asia Bibi e ha ricevuto minacce di morte. Per nulla intimidito, si è detto pronto a morire in difesa della donna cristiana ingiustamente accusata. Ha pagato con la vita il suo coraggio e la sua coerenza: l’11 marzo 2011 è stato assassinato a Islamabad.

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I mufti minacciano la Corte Suprema

Vista la grande ripercussione che il caso ha suscitato in tutto il mondo, la condanna a morte di Asia Bibi è stata sospesa.

I suoi avvocati hanno presentato ricorso contro il verdetto, ma più volte la “Corte Suprema del Pakistan ha rinviato il suo appello tra le minacce di morte di 150 mufti (esperti legali musulmani) contro chiunque avesse assistito i ‘blasfemi'”.

Infine, il 31 ottobre 2018, è stata assolta dalla Corte Suprema del Pakistan, con sede a Islamabad. Dal 2013, aveva trascorso oltre 3.400 giorni “a languire in una delle tre celle senza finestre nel braccio della morte nella provincia meridionale di Multan nel penitenziario del Punjab”.

Assolto dalla Corte… ma Condannato dagli Imam

Tuttavia, anche dopo la sua assoluzione, la situazione di Asia Bibi rimane estremamente grave.

Già prima della sentenza, l’imam Abdul Rasheed aveva dichiarato che “se Asia Bibi verrà rilasciata dalla Corte Suprema, l’intero Pakistan protesterà contro il verdetto e Asia Bibi sarà comunque punita”.

Come riporta AsiaNews , dopo il verdetto della Corte Suprema del Pakistan, “alcuni gruppi radicali guidati da imam hanno già decretato che si opporranno al suo rilascio. In molte città del Punjab ci sono manifestazioni e posti di blocco. Molte scuole ( PDF in inglese ) cristiane hanno avvertito i genitori di andare a prendere i figli da scuola perché vorrebbero chiudere gli edifici per paura della violenza”.

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L’assoluzione di Asia Bibi, se è motivo di gioia per tutti i cattolici, è mista a apprensione per la delicata situazione in cui si trova tuttora.

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Tuttavia, oltre al terribile calvario inflitto a questa madre cattolica, questa è un’occasione per riflettere su un pericolo che ci perseguiterà prima di quanto immaginiamo.

Asia Bibi è stata condannata in base alle cosiddette leggi sulla blasfemia, un’applicazione della Sharia, la legge islamica.

Aprendo le porte alla vera invasione dell’immigrazione islamica, l’Occidente sta aprendo la strada all’introduzione della sharia tra noi.

Questa non è una mera speculazione. Soprattutto in Europa, stiamo assistendo a una crescente accettazione della Sharia e persino della polizia islamica, istituendo un sistema legale parallelo illecito a quello del paese ospitante.

Possa questo drammatico episodio servirci da monito e sensibilizzare su questo aspetto della religione islamica, perché nell’Islam tutto è religioso.

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Durante la Settimana Santa 2016, ha composto una bellissima preghiera che è stata pubblicata in Occidente:

Signore risorto, fa’ che tua figlia Asia risorgacon te. Rompi le mie catene, libera il mio cuore eva oltre queste sbarre, e accompagna la mia anima perché sia​​vicina a coloro che mi sono cari e restisempre vicino a te. Non abbandonarmi nel giorno della sventura,non privarmi della tua presenza. Tu che haisubito il supplizio e la croce, allevia le mie sofferenze. Tienimivicino a te, Signore Gesù.

Lei continua:

Nel giorno della tua risurrezione, Gesù, voglio pregareper i miei nemici, per tutti coloro che mi hanno ferito. Vi pregoper loro e vi prego di perdonarli per il male chehanno fatto. Ti chiedo, Signore, di rimuovere ogni ostacolo affinchéio possa ottenere il dono buono della libertà. Ti chiedo diproteggere me e la mia famiglia.

Luiz Sérgio Solimeo 5 novembre 2018

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