La Russia ha inasprito la sua linea sull’uso del suo arsenale nucleare rendendo più facile premere il pulsante nucleare, dichiarando inequivocabilmente l’Occidente una potenza ostile a cui bisogna resistere.
Questa nuova strategia di sicurezza nazionale, delineata in un documento militare di 21 pagine, è stata decretata dal presidente ad interim Vladimir Putin il 14 gennaio. È stata la prima mossa di politica estera che Putin ha preso da quando ha sostituito Boris Eltsin al Cremlino il 31 dicembre 1999.
Lo spostamento strategico abbassa la soglia alla quale la Russia può ricorrere alle armi nucleari. La prima strategia, decretata da Eltsin nel 1997, dichiarava che le armi nucleari potevano essere utilizzate solo “in caso di minaccia all’esistenza stessa della Federazione Russa come stato sovrano”.
Il nuovo documento afferma che l’uso delle armi nucleari è necessario “per respingere l’aggressione armata se tutti gli altri mezzi per risolvere una situazione di crisi sono stati esauriti o si sono rivelati inefficaci”.
Alexander Pikayev, dell’ufficio di Mosca del Carnegie Institute, ha detto ad Agence France Presse “E’ un cambiamento marcato”.
“La dottrina [del 1997] in vigore fino ad ora”, ha continuato Pikayev, “ha affermato che la Russia potrebbe colpire per prima, ma solo se un altro stato nucleare l’avesse attaccata o se la sua esistenza fosse stata minacciata”.
Il nuovo documento, al contrario, prevede di usare il vasto arsenale nucleare della Russia per “respingere le aggressioni armate”. In altre parole, il Cremlino ha ufficialmente approvato l’uso delle armi nucleari contro le forze convenzionali.
Diverse notizie di stampa hanno notato il tono ostile del nuovo documento militare nei confronti dell’Occidente. “Mentre la strategia del 1997 parlava di ‘partnership’ con l’Occidente, riportava il Guardian di Londra , “e decretava che non vi era alcuna minaccia di aggressione militare alla Russia, il nuovo giornale afferma che due ‘tendenze che si escludono a vicenda’ sono ora impegnate in combattimento sul globo.”
The Guardian ha inoltre riferito che il commento russo sul documento di 21 pagine trapelato ha affermato di aver chiarito che “il termine ‘partnership’ è stato consegnato al passato”.
Il Daily Telegraph di Londra ha riassunto la nuova minaccia affermando che la politica nucleare di Putin suscita un “fantasma della guerra fredda”.
Questa è l’ennesima dimostrazione che la Russia non si è convertita e che permane ancora l’urgente necessità che il Papa ei vescovi consacrino la Russia specificamente e per nome al Cuore Immacolato di Maria come richiesto dalla Madonna di Fatima.
Fonte: Il Centro di Fatima