
Sull’omosessualità, il “matrimonio” omosessuale e il transgenderismo
Nello scrivere questa dichiarazione, non abbiamo alcuna intenzione di diffamare o denigrare nessuno. Non siamo mossi da odio personale contro nessun individuo. Nell’opporci intellettualmente a individui o organizzazioni che promuovono l’agenda omosessuale, il nostro unico intento è la difesa del matrimonio tradizionale, della famiglia e dei preziosi resti della civiltà cristiana.
Come cattolici praticanti, siamo pieni di compassione e preghiamo per coloro che lottano contro la tentazione violenta di peccare, sia esso verso il peccato omosessuale, la disforia di genere o altro. Siamo consapevoli dell’enorme differenza tra questi individui che lottano con le loro debolezze e si sforzano di superarle, e altri che trasformano il loro peccato in motivo di orgoglio e cercano di imporre il loro stile di vita all’intera società, in flagrante opposizione alla tradizione cristiana. morale e diritto naturale. Ma preghiamo anche per loro. Secondo l’espressione attribuita a sant’Agostino, “odiamo il peccato ma amiamo il peccatore”. E amare il peccatore, come spiega lo stesso Dottore della Chiesa, è augurargli il meglio che possiamo desiderare per noi stessi, e cioè «che ami Dio con un affetto perfetto». (Sant’Agostino, Della morale della Chiesa cattolica , n. 49, www.newadvent.org/fathers/1401.htm)
Preghiamo anche per i giudici, i legislatori e i funzionari governativi che in un modo o nell’altro adottano misure a favore dell’omosessualità, del “matrimonio” tra persone dello stesso sesso e del transgenderismo. Non giudichiamo le loro intenzioni, disposizioni interiori o motivazioni personali.
Rifiutiamo e condanniamo ogni violenza. Esercitiamo semplicemente la nostra libertà di figli di Dio (Romani 8:21) e i nostri diritti costituzionali alla libertà di parola e alla manifestazione pubblica schietta, impenitente e senza vergogna della nostra fede cattolica. Opponiamo argomenti ad argomenti. Agli argomenti a favore dell’omosessualità, del “matrimonio” tra persone dello stesso sesso e del transgenderismo rispondiamo con argomenti basati sulla retta ragione, sulla legge naturale e sulla Rivelazione Divina.
In un’affermazione polemica come questa è possibile che l’una o l’altra formulazione venga percepita come eccessiva o ironica. Non è questa la nostra intenzione.