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Né salute né cura

L’American Society for the Defense of Tradition, Family and Property ( TFP ) si unisce agli americani di tutta la nazione nel denunciare il passaggio della domenica di Passione alla Camera del disegno di legge sulla riforma sanitaria. Questo disegno di legge, approvato con una votazione finale di 219 voti contro 212, non promuove l’assistenza sanitaria, ma piuttosto fa compiere al Paese un ulteriore passo avanti verso l’ intervento dello Stato e il socialismo.

Aggiungendo la beffa al danno, il provvedimento ha tentato di placare i sentimenti a favore della vita con un ordine esecutivo che non può garantire la protezione della vita innocente del nascituro. Nessuno può negare che l’aborto finanziato dai contribuenti sia ora incorporato nella legge del paese. Coloro che hanno cambiato i loro voti sulla base delle assicurazioni di questo ordine vedranno presto quanto sia vuoto.

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Tuttavia, ciò che va particolarmente ricordato è che l’accentramento dell’assistenza sanitaria nelle mani dello Stato danneggerà la rapidità e l’efficienza dell’assistenza medica fornita. Distruggerà le relazioni naturali e di fiducia tra medici e altri operatori sanitari con i loro pazienti. Creerà un’enorme macchina burocratica che assorbirà i dollari dei contribuenti duramente guadagnati necessari per una vera assistenza sanitaria.

Questo disegno di legge è stato definito storico come in effetti lo è. È il ripetersi della triste storia del socialismo che ha causato tante sofferenze in tutto il mondo.

“Lo Stato che provvederebbe a tutto, assorbendo tutto in sé, finirebbe per diventare una mera burocrazia incapace di garantire proprio ciò di cui la persona sofferente – ogni persona – ha bisogno: cioè l’amorevole sollecitudine personale. Non abbiamo bisogno di uno Stato che regoli e controlli tutto, ma di uno Stato che, secondo il principio di sussidiarietà…”.

Benedetto XVI nella sua Enciclica Deus caritas est , 25 dicembre 2005, n.28.

Durante il dibattito, le parti erano chiaramente disegnate. La sinistra si definiva unificando con zelo quasi fanatico la sinistra cattolica, i socialisti, i “progressisti”, i liberali e tanti altri.

L’approvazione di questo disegno di legge ha però unito tutti i movimenti per la vita nel rifiuto unanime del provvedimento. Ha rimosso ogni illusione sull’affrontare la Cultura della Morte. Ha portato nuova determinazione alla nuova maggioranza pro-vita che ora deve unirsi in un’azione pacifica e legale per invertire una legge sull’assistenza sanitaria che non fornisce né assistenza sanitaria né assistenza.

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Per saperne di più su ciò che i Papi hanno da dire riguardo all’intervento dello Stato e al socialismo, clicca qui.

Leggi di più su come l’intervento socialista nel settore privato non sia una vera riforma sanitaria, cliccando qui.

Per saperne di più sui principi del socialismo e su come lo spettro del socialismo stia perseguitando l’America, clicca qui.

TFP americana 23 marzo 2010

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