
L’11 giugno 2011 ha visto un’altra parata per glorificare il vizio dell’omosessualità. Soprannominato Europride o Eurogaypride , si tenne a Roma, un tempo conosciuta come la Città Eterna, il centro del cattolicesimo. L’espressione “orgoglio omosessuale” riassume l’essenza dell’ideologia omosessuale. Vediamo come.
Orgoglio e rivolta contro Dio
Il peccato è una rivolta contro l’ordine stabilito da Dio e, quindi, una rivolta contro il Creatore stesso. Quanto più questa rivolta si manifesta, tanto più grande è il peccato.
L’uomo può peccare per debolezza e provare vergogna per il suo peccato e desiderare di fare ammenda; oppure può peccare con malizia speciale ed essere orgoglioso del suo peccato. In questo caso la rivolta contro il Creatore diventa più manifesta; poiché, come dice san Tommaso, «[è] caratteristico dell’orgoglio non volersi sottomettere a nessun superiore, e specialmente a Dio ».
Per questo il santo Dottore presenta «la superbia o l’amor proprio come il principio di ogni male ». Secondo la Scrittura, “l’orgoglio è il principio di ogni peccato”.
Orgoglio, il peccato di Lucifero
I teologi credono comunemente che il peccato di Lucifero e degli angeli malvagi sia stato un peccato di orgoglio. Infatti, non avendo corpo fisico, non potevano lasciarsi trasportare dalla concupiscenza come accade con l’uomo. Pertanto, il loro peccato doveva essere di spirito.
Di solito vengono citati due passaggi della Scrittura per descrivere questo peccato. Il primo è da Isaia:
Come mai sei caduto dal cielo, o stella del mattino [Lucifero], figlio dell’alba! Come mai sei stato ridotto a terra, tu che falciavi le nazioni? Hai detto nel tuo cuore: “Scalerò i cieli; Sopra le stelle di Dio alzerò il mio trono; Prenderò posto sul Monte dell’Assemblea, nei recessi del Nord. Salirò sopra le cime delle nuvole; sarò come l’Altissimo! “
Il secondo è del profeta Geremia:
Molto tempo fa hai spezzato il tuo giogo, hai strappato i tuoi legami e hai detto: non servirò .
L’orgoglio luciferino dell’ideologia omosessuale
Essere orgogliosi di praticare il vizio omosessuale e proclamarlo pubblicamente nelle strade e nelle piazze delle principali città del mondo è un peccato dello spirito, una sfida alla Legge di Dio. È una negazione della realtà come tale e un’adesione a un’utopia e a una fantasia patologica.
È una manifestazione dell’orgoglio di Lucifero e una ripetizione del suo disperato grido di rivolta: “Non servirò”.
Odio alla Chiesa Cattolica
Torniamo all’“Europride” di Roma. Giornali italiani e blog su Internet hanno pubblicato centinaia di foto della marcia. Ciò che risalta di più – ancor più della selvaggia esibizione di lussuria, dei corpi seminudi e delle posture e dei gesti osceni – è l’odio mostrato contro la Chiesa cattolica.
Un omosessuale sacrilego si è presentato fingendosi Nostro Signore Gesù Cristo con occhiali scuri.
Le offese contro il Sovrano Pontefice non potrebbero essere più vili: un grande striscione davanti al corteo mostrava un fotomontaggio raffigurante il Papa con capelli da donna, con indosso calzini e biancheria succinta. Sotto, le parole: “[Lei] veste Prada ma è amica di Satana”.
Un altro striscione mostrava una vignetta di Benedetto XVI che indossava una medaglia nazista, con in mano un pastorale con il simbolo nazista, e sotto le parole: “Nazinger [Nazi+Ratzinger] attacca i gay”. Un altro striscione diceva: “Ratzinger, ama il tuo prossimo ma non come Hitler”. E ancora un altro: “Il vero inferno: il Vaticano, la Guantánamo mentale”.
Molti omosessuali si travestivano da vescovi o preti in modo ridicolo e dissoluto.
Distruzione della nozione di bene e male
Durante il corteo, la negazione di ogni moralità è emersa non solo attraverso la generale licenza sessuale sfacciata, ma anche in scene come quella denunciata con il titolo “L’Europride di Roma tra angeli, diavoli e coniugi” (ANSA ) . Agenzia di stampa. Portava l’immagine di due uomini che si baciavano, uno vestito da diavolo, con le corna e un tridente e l’altro da angelo buono, con ali bianche e aureola.

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Il “diavolo” e l’“angelo” che si baciano rappresentano adeguatamente l’obiettivo finale dell’ideologia omosessuale: la completa negazione della differenza tra bene e male, giusto e sbagliato. Liberata dalla morale e dalla ragione, la volontà dell’uomo diventerà l’unica regola; bene significherà semplicemente ciò che dà piacere ai nostri istinti e ai nostri sensi; e il male, tutto ciò che ci attraversa.
“Guai a coloro che chiamano il male bene e il bene male”
Questo non ci ricorda il profeta Sofonia e il suo rimprovero a coloro «che dicono in cuor loro: Il Signore non farà il bene, né farà il male»?
Per loro è il monito del profeta Isaia: “ Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene , che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre”.
Ecco dove ci porta l’orgoglio satanico dell’ideologia omosessuale: trasforma la luce in oscurità e l’oscurità in luce e vuole imporre questa oscurità al mondo, attraverso la dittatura della legge e la propaganda proveniente dai media liberali.
Luiz Sergio Solimeo 27 giugno 2011
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