Per comprendere la devozione al Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo, dovremmo guardare attentamente al significato del sangue e del sangue versato. Così facendo, possiamo quindi considerare il significato dell’effusione del Preziosissimo Sangue di Cristo.
Sappiamo tutti che il sangue è biologicamente parte del nostro corpo. Tuttavia, il sangue è anche intimamente associato all’elemento vitale dell’individuo come persona. Per questo diamo al Sangue di Cristo tutta l’adorazione dovuta a Cristo stesso.
Il nostro sangue è naturalmente destinato a essere all’interno del corpo. Quindi, ogni volta che sanguiniamo, è qualcosa di natura innaturale o catastrofica. Molte malattie, ad esempio, sono percepite da emorragie causate da qualche malfunzionamento all’interno del corpo. Il sanguinamento è quasi un segnale di allarme, che a causa della sua violenza richiama l’attenzione sul fatto che c’è qualcosa di terribilmente sbagliato nella persona.
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Oltre alle malattie, il sanguinamento richiama alla mente anche combattimenti e crimini. Ad esempio, l’idea dello spargimento di sangue richiama immediatamente alla mente il sangue di Abele, sparso da Caino e che, secondo la Scrittura, salì a Dio chiedendo vendetta. Quando il sangue è versato dal crimine, si avverte una profonda violenza applicata al corpo che trasmette l’idea di qualcosa di ingiusto, brutale e iniquo che turba profondamente un ordine esistente e chiede a Dio il ristabilimento dell’ordine.

Quando consideriamo il Sangue infinitamente Preziosissimo di Nostro Signore Gesù Cristo, vengono in mente molte cose. Pensiamo a quel sangue generato nel grembo della Madonna. Pensiamo a quel Sangue che è stato sparso, uscendo dal suo Corpo da dove non sarebbe mai dovuto partire. Quel Sangue, come ogni altra cosa nel Corpo di Cristo, è in unione ipostatica con Lui e quando esce dal Suo sacro Corpo, è come se simboleggiasse tutta la dignità di quel Corpo.
Potremmo paragonare questa partenza al succo che viene dall’uva per fare il vino. Quel succo rappresenta l’essenza dell’uva, tutto il meglio che l’uva ha da dare. Così anche il Sangue di Nostro Signore rappresenta il sangue migliore: il sangue di Davide, il sangue di Maria, il Sangue di Dio-Uomo.
Per una serie di indicibili, violenti atti deicidi, quel Sangue fu sparso nella flagellazione, nella coronazione di spine, nella croce e nei tormenti di ogni genere. Quel Sangue fu versato dalla grande angoscia dell’anima quando Nostro Signore, nella Sua agonia, cominciò a soffrire ea sudare sangue su tutto il Suo Corpo.
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Quel Sangue versato e caduto a terra attesta clamorosamente l’oltraggio fatto all’Uomo-Dio. È una manifestazione di quanto lontano può spingersi la malvagità umana. È una manifestazione del mistero dell’iniquità. Vediamo in quel Sangue quanto Dio tollera. Ci viene ricordato come la natura umana decaduta in questa valle di lacrime (soprattutto quando guidata dal peccato e dal demonio) è capace di andare agli estremi del male rifuggendo dal nulla.
Queste considerazioni dovrebbero indurci ad essere sempre estremamente sospettosi nei confronti del male. Dovremmo seguire il precetto di Nostro Signore: “Veglia e prega”. I nostri sospetti si basano sul fatto che il male è capace delle peggiori infamie. Ci si può aspettare tutto da esso. Quindi, dovremmo fare una grande violenza a noi stessi per combatterlo. Dovremmo evitare ogni sonnolenza, stupido ottimismo o procrastinazione di fronte al male. In effetti, non combattere il male è un vero crimine poiché vediamo che se il male è stato capace di atti così orribili contro Nostro Signore, è capace di tutto. Il male richiama altri mali e può andare fino in fondo a tutti i mali.
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Nostro Signore ha voluto attraversare queste “ morti ” per mostrare quanto è infinito il suo amore per noi.
Guardando a questo spargimento di sangue, dobbiamo notare che la misericordia di Dio ha voluto che tutto quel Sangue fosse sparso con inaudita abbondanza. Tutto il sangue del Corpo di Nostro Signore Gesù Cristo è stato versato, come per dimostrare che Lui ci ha dato tutto, senza trattenere nemmeno una goccia, per il suo immenso desiderio di salvarci. Sarebbe bastata una goccia del suo sangue, eppure ha versato tutto il suo sangue, tanto che le ultime gocce si sono mescolate con l’acqua che gli è uscita dal costato quando Longino gli ha trafitto il cuore con la lancia. Non ha voluto trattenere nulla per riscattarci.
Questa sovrabbondanza di sangue, sofferenza e offerta di sé ricorda le parole di Nostro Signore: “Un amore più grande di quello che nessuno ha: dare la vita per i propri amici”. Considerando la devozione al Preziosissimo Sangue, potremmo dire: ” Amore più grande di questo che nessun uomo ha, di Colui che ha dato la vita per noi”.
Tuttavia, ha fatto anche di più che dare la sua vita. Desiderò subire la morte per le percosse, l’angoscia e lo spargimento di ogni goccia di sangue nel Suo sacro Corpo. In questo senso ogni goccia di sangue è come una piccola morte, perché è una goccia di vita che se ne va. Ha voluto attraversare tutte queste “morti” per mostrare quanto infinita fosse la sua amicizia per noi.
Tali considerazioni ci portano a confidare nella sua misericordia. Se Egli ha voluto salvarci, dovremmo capire che potremmo ricoprirci del suo Sangue e presentarci all’Eterno Padre.
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Chiedendo perdono così ricoperti del Suo Sangue, dobbiamo confidare di poterlo ottenere. D’altra parte, bisogna considerare quanto sia orribile l’eterno destino dei dannati. Se Nostro Signore ha sofferto tutti questi tormenti per salvarci dalla condanna eterna, allora questa dannazione è una cosa gravissima. Meditiamo dunque sulle profondità dell’Inferno considerando una goccia del Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo.
Questo ci porta inevitabilmente ad altre considerazioni. Innanzitutto, dobbiamo vedere come il Sangue di Cristo richiama alla mente le lacrime di Maria, versate insieme al Sangue di Cristo. Nostro Signore non voleva che la Madonna versasse alcuna goccia del suo stesso sangue. Ha permesso ogni tipo di tormento contro Se stesso, ma ha proibito alle potenze del male di alzare anche solo un dito contro la Sua Madre Immacolata.
Pertanto, non ha subito tormenti fisici. Nessuno del suo sangue è stato sparso a favore dell’umanità, né avrebbe avuto la forza redentrice del Sangue infinitamente prezioso di Cristo. L’intera Redenzione verrebbe specificamente dal Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo.
Tuttavia, la Madonna ha versato una specie di sangue: le sue lacrime. Servirebbe solo come una sorta di complemento al Sangue di Nostro Signore. Possiamo dire che le lacrime sono il sangue dell’anima. Ha sofferto tutto il dolore della sua morte e ha versato lacrime. Per questo è impossibile pensare al Sangue di Cristo senza considerare allo stesso tempo le lacrime di Maria che si unirono a quel Sangue e costituirono il primo tributo della Cristianità per completare la parte della sua Passione che Dio volle che fosse completata – con la sofferenza dei fedeli, perché le anime si salvassero in gran numero.

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Infine, dovremmo pensare alla Santa Eucaristia. Il Sangue di Cristo è stato sparso nelle strade, nelle piazze, nel palazzo di Pilato e in cima al Monte Calvario. Quel Sangue di Cristo si trova tutto nella Santa Eucaristia. Quante volte abbiamo ricevuto in noi questo Sangue di Cristo.
Quindi, mentre riceviamo il Corpo e il Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo, dovremmo ricordarlo. Stiamo ricevendo questo Preziosissimo Sangue, versato per noi. Dentro di noi è come il sangue di Abele, non per chiedere castigo contro di noi, ma per chiedere pietà per noi. Accogliamo dunque l’Eucaristia con grande fiducia e gioia, come riceviamo il Sangue di Cristo che sale al Cielo chiedendo misericordia per noi.
L’articolo precedente è tratto da una conferenza informale tenuta dal professor Plinio Corrêa de Oliveira il 1° luglio 1965. È stato tradotto e adattato per la pubblicazione senza la sua revisione. –Ed.
Plinio Corrêa de Oliveira 19 luglio 2011
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