
Thomas F. Madden, professore di storia e direttore del Centro di studi medievali e rinascimentali alla Saint Louis University.
Il Crusade Magazine della TFP ha recentemente rilasciato un’intervista con l’affermato storico medievale Professor Thomas Madden della Saint Louis University, per sfatare alcuni miti comuni riguardanti le Crociate. Il testo di questa intervista è trascritto di seguito.
1. Alcuni autori sostengono che le Crociate furono guerre di aggressione contro un pacifico mondo musulmano. Qual è la tua posizione in questa faccenda?
È difficile vedere come qualcuno che abbia familiarità con le fonti possa fare una simile affermazione. L’obiettivo originale della Prima Crociata, come era stato annunciato nella chiamata papale e in numerosi statuti crociati, era rispondere all’aggressione musulmana contro i cristiani in Oriente e restituire quelle terre prese dai musulmani ai loro proprietari cristiani.
2. Molti avversari delle crociate affermano che, sebbene i crociati indossassero croci e simboli religiosi, il loro unico obiettivo era quello di guadagnare ricchezze e territori. Qual è la tua opinione in merito?
Questa è una visione piuttosto antiquata, ora ampiamente respinta dagli studiosi. Era basato su un’esperienza vittoriana con il colonialismo che non ha alcuna relazione con le crociate medievali. Ora sappiamo che la crociata non era quasi mai redditizia. I crociati spesso impoverivano se stessi e le loro famiglie per pagare le loro spedizioni. Qualunque bottino ricevessero (e le crociate erano notoriamente dannose per il saccheggio) era più che compensato dalle loro spese. La stragrande maggioranza dei crociati non aveva alcun interesse a rimanere in Oriente, ma piuttosto adempì ai propri voti e tornò a casa non appena ne fu in grado.
3. Alcuni accusano le Crociate di essere una sorta di colonialismo medievale travestito da orpelli religiosi. È vero e potresti commentarlo?
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Il colonialismo, se deve avere un significato, richiede alcune cose: soprattutto una madrepatria che finanzi e diriga l’espansione coloniale, un governo coloniale collegato a un governo interno e una politica di colonizzazione o sfruttamento nella colonia. Le Crociate non avevano nessuna di queste cose. Nessuna madrepatria sostenne le Crociate. Piuttosto sono stati finanziati e intrapresi da individui in tutta la cristianità a beneficio delle loro anime e dei loro correligionari all’estero. I governi degli Stati crociati erano indipendenti, senza legami diretti con nessun paese europeo. E gli europei non avevano una politica di colonizzazione o sfruttamento in Oriente. Piuttosto, lo scopo principale del Regno di Gerusalemme era quello di salvaguardare i Luoghi Santi e la vita dei pellegrini cristiani che venivano a visitarli.
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4. È storicamente difendibile la seguente tesi: sebbene l’Occidente abbia perso il controllo politico sulla Terra Santa e sul Vicino Oriente dopo la settima e ultima crociata, lo sforzo compiuto dai cristiani dall’undicesimo al tredicesimo secolo spezzò l’impeto dell’offensiva musulmana contro l’Europa e impedì così al continente europeo di diventare islamico già in epoca medievale.
No, per diversi motivi. La settima crociata non fu affatto l’ultima crociata. Continuarono fino al XVI secolo. La famosa battaglia di Lepanto del 1571 fu una crociata. I cattolici persero la terraferma, ma rimasero per secoli su Cipro e Rodi. Credo sia corretto affermare, tuttavia, che le crociate hanno rallentato l’avanzata degli imperi musulmani – vale a dire l’impero ottomano – in Europa quel tanto che bastava per consentire agli europei di difendersi efficacemente. Non ho dubbi che se non ci fossero state crociate, l’Europa occidentale sarebbe stata conquistata dai musulmani più o meno allo stesso modo dell’Europa sud-orientale.
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5. La Quarta Crociata è una delle crociate più diffamate. Questa è la crociata che hai studiato a fondo. Potresti commentare alcuni dei miti sulla Quarta Crociata?
Il più grande mito è che la crociata sia stata volutamente deviata dal suo obiettivo originale – da papa Innocenzo III o dal doge Enrico Dandolo – per conquistare Costantinopoli. Infatti in diverse occasioni il papa proibì ai crociati di recarsi a Costantinopoli e, una volta lì, proibì loro di attaccare la città. Non è nemmeno vero che i crociati furono condotti a Costantinopoli dall’odio dei greci o dall’invidia del loro impero. Invece, sono venuti a Costantinopoli su invito di un greco pretendente al trono, che ha promesso di aiutarli nella loro crociata. I crociati attaccarono Costantinopoli solo dopo che il loro amico greco li aveva traditi, rifiutandosi di pagare la loro ricompensa o di unirsi alla crociata. Anche allora, iniziarono le ostilità solo quando i greci uccisero il loro ex amico e ordinarono ai crociati di andarsene immediatamente senza ricompensa, sostegno o persino cibo. La Quarta Crociata è una tragedia, ma è quella in cui sia i Greci che i Latini hanno giocato un ruolo importante.
rivista Crociata 19 luglio 2006
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