
Nota dell’editore: questo articolo è stato originariamente pubblicato sulla rivista The Fatima Crusader , numero 74, estate 2003. Viene ristampato (leggermente modificato) qui e nei giorni successivi come una serie di tre articoli molto più brevi. [Continua dalla parte 1. ]
Cosa ci accadrà, soprattutto in questo momento di apostasia generale, se non amiamo la Verità al di sopra dei nostri simili, al di sopra dell’amore che dobbiamo ai nostri sacerdoti e ai vescovi, al di sopra dell’amore che dobbiamo anche ai Papi? Cosa accadrà se non amiamo la verità al di sopra della ricchezza, della posizione e del rispetto umano? Allora possiamo cadere sotto la seguente maledizione di Dio:
“E in ogni seduzione di iniquità verso coloro che periscono; perché non ricevono l’amore della verità, affinché possano essere salvati. Perciò Dio manderà loro l’operazione dell’errore, affinché credano alla menzogna, affinché siano giudicati tutti coloro che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all’iniquità”. (2 Tess. 2:10-11)
Questo recupero della certezza, dell’importanza vitale e dell’assoluta necessità della verità dogmatica come infallibilmente definita in ogni tempo è cruciale se non si vuole lasciarsi ingannare dall’apostasia generale che ci circonda.
Per salvarsi l’anima non basta seguire questo o quel prete, questo o quel cardinale o vescovo – nemmeno questo o quel papa – per quanto affermati siano, se contraddicono anche un solo dogma infallibilmente definito.
Alcuni preti e insegnanti ignoranti dicono: “Noi non prestiamo attenzione alle definizioni dogmatiche di un’epoca precedente; seguiamo il ‘Magistero vivente’”. (Non esagero; li ho sentiti con le mie orecchie. All’inizio, non riuscivo quasi a credere a quello che veniva detto – da preti che affermano di essere fedeli, ferventi e tradizionalisti.)
In altre parole, ciò che dicono questi “maestri” stolti e ignoranti è: seguiremo il cardinale Ratzinger o qualche altro cardinale del Vaticano o anche il Papa stesso, qualunque cosa accada – anche se uno di loro contraddice esplicitamente la solenne e infallibile definizione di di un papa precedente, o di un precedente Concilio ecumenico confermato infallibilmente da un papa precedente. [4]
Questi leader ciechi ragionano così: Dio è contento di noi perché siamo umili, perché siamo obbedienti; e Dio ha posto su di noi quegli uomini come Papa e Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Queste persone continuano dicendo che siete voi che non vi sottometterete ad sbagliare, che sarete puniti da Dio per non aver creduto al “Magistero vivente”.
Tale pensiero è, infatti, “l’operazione dell’errore” per “quelli che periscono” (vedere 2 Tessalonicesi 2:10-11) secondo cui “Dio li manderà” perché “non hanno creduto alla verità” e “hanno acconsentito all’iniquità”.
Dio permetterebbe che una persona venga ingannata in questo modo? Come potrebbe, si chiede qualcuno? In risposta abbiamo l’insegnamento di San Giovanni Eudes e della Sacra Scrittura.
San Giovanni Eudes spiega che il castigo più terribile che Dio può inviare al Suo popolo sono i cattivi preti (che ovviamente includono cattivi vescovi, cardinali e potrebbe includere anche un papa). Ecco cosa dice San Giovanni Eudes:
«Il segno più evidente dell’ira di Dio e del castigo più terribile che Egli può infliggere al mondo si manifesta quando permette che il suo popolo cada nelle mani di sacerdoti che sono sacerdoti più di nome che di fatto, sacerdoti che praticano la crudeltà della fame lupi piuttosto che la carità e l’affetto di devoti pastori…
“Quando Dio permette tali cose, è una prova molto positiva che Egli è completamente arrabbiato con il Suo popolo e sta riversando su di loro la Sua ira più terribile. Ecco perché Egli grida incessantemente ai cristiani: ‘Tornate, figli ribelli… e vi darò pastori secondo il mio cuore’ (Ger. 3:14,15). Pertanto, le irregolarità nella vita dei sacerdoti costituiscono un flagello per il popolo in conseguenza del peccato”. [5]
Come è documentato in La battaglia finale del diavolo [6] e altrove, [7] abbiamo l’infiltrazione di tutti i tipi di persone corrotte nel sacerdozio. È ovvio che Dio è molto arrabbiato con il Suo popolo a causa di tutti i cattivi preti che vediamo oggi nella Chiesa, in modo più visibile negli scandali clericali.
Dobbiamo ricordare che Dio ci manda punizioni, castighi e avvertimenti in questa vita, come nota sant’Alfonso, in modo che prestiamo attenzione ai suoi avvertimenti mentre siamo ancora in tempo, prima che sia troppo tardi per noi. Gli scandali nel clero sono chiari segni che Dio ha ormai raggiunto la fine del Suo avvertimento. L’ora è tarda; dobbiamo almeno svegliarci facendo penitenza per i nostri peccati e pregando con il massimo fervore per la grazia e la misericordia di Dio in questo momento, per noi stessi così come per tutti coloro che Dio ha affidato alla nostra cura. Ma questi scandali non si limitano ai preti e ai vescovi pervertiti e corrotti. Peggio ancora è la corruzione della nostra fede cattolica da parte dei cosiddetti “difensori della fede”. Coloro che sostengono che il “Magistero vivente” ha la precedenza sulle definizioni dogmatiche infallibili e immutabili stanno fuorviando innumerevoli anime all’inferno.
La perversione di preti, vescovi e cardinali che ci dicono che non è necessario che i non credenti si convertano alla fede cattolica [8] è una perversione maggiore della pedofilia – per quanto orribile sia la pedofilia. Questa eresia – anche se promossa dai cardinali vaticani, anche se avesse l’appoggio, implicito o esplicito, del Papa – non cambia minimamente la perversità di tale insegnamento. Coloro che difendono tale insegnamento del “Magistero vivente” o hanno perso la fede o l’hanno ignorata completamente per tutta la vita. Ma la loro ignoranza non li scusa necessariamente dal peccato grave in questa materia.
La Fede Cattolica – il Deposito della Fede tramandatoci da Gesù Cristo a cui ogni cattolico deve credere per salvare la propria anima – ci insegna tra le altre cose:
1) Dio è l’autore della nostra Fede.
2) Dio deve essere creduto perché ciò che ci dice è la Verità.
– Poiché Dio è onnisciente, non può sbagliarsi o avere solo una parte della verità;
– Poiché Lui è tutto santo, non può mentirci. Potrebbe permettere che siamo ingannati perché non amiamo la verità, ma non ci mentirebbe mai.
3) Poiché Dio ci dice la Verità e poiché ogni articolo di Fede è vero perché Dio lo ha rivelato, ne consegue che:
1) Ciò che era vero nel 33 d.C. è vero anche nel 2003 d.C.;
2) Ciò che è stato definito vero dalla Chiesa
• nel 325 dC a Nicea
• nel 1438-1445 dC a Firenze
• nel 1545-1565 dC a Trento
• nel 1870 dC al Vaticano I
è vero ancora oggi.
Cioè, Gesù Cristo è lo stesso, ieri, oggi e in eterno. Quindi, quando il Concilio di Firenze definisce che né gli ebrei né gli eretici né gli scismatici entreranno nel Regno di Dio a meno che non si pentano del loro errore prima di morire, allora quella è la verità per sempre.

Ma viene sollevata l’obiezione: ma se un papa successivo dice qualcosa di diverso, dice il contrario, non è anche lui il Papa? Non ha lo stesso potere di un papa precedente? Come si può dunque sbagliare seguendo un papa successivo che contraddice un papa precedente?
[Continua a leggere la Parte 3. ]
NOTE FINALI
[4] Nota dell’editore: vedere l’esempio fornito da Padre Paul Kramer nel suo articolo “L’imminente grande castigo rivelato nel terzo segreto” in questo numero, alle pp. 48 e seguenti.
[5] Saint John Eudes, The Priest: His Dignity and Obligations , (New York: PJ Kennedy & Sons, 1947) pp. 9-10.
[6] The Devil’s Final Battle , edito e compilato da Padre Paul Kramer, (The Missionary Association, Terryville, Connecticut, 2010) pp. 40, 49-51, 53, 56, 61-62, 65, 116 e 146- 147; o sul web all’indirizzo “The-Devils-Final-Battle-Ita.pdf” pp. 28, 34-36, 37, 39, 42-43 , 45, 81 e 102. [Nota: nota a piè di pagina aggiornata.]
[7] Per la documentazione sull’infiltrazione omosessuale nella Chiesa cattolica, vedere “Clerical Scandals and the ‘Negligence of the Pastors’” di John Vennari, rivista The Fatima Crusader , autunno 2002, numero 71, pp. 15ss.
[8] Il cardinale Walter Kasper, residente in Vaticano, ha sfidato il dogma definito secondo cui “fuori dalla Chiesa non c’è salvezza” quando ha affermato: “… oggi non intendiamo più l’ecumenismo nel senso di un ritorno, attraverso il quale gli altri “convertirsi” e ritornare ad essere “cattolici”. Ciò è stato espressamente abbandonato dal Vaticano II”. Adisti , 26 febbraio 2001. Traduzione inglese citata da “Dove hanno nascosto il corpo?” di Christopher Ferrara, The Remnant , 30 giugno 2001. Vedi anche The Devil’s Final Battle , pp. 75-76; oppure online alle pp. 52-53.