Infine, Il Mio Cuore Immacolato Trionferà!

2L’uomo non può alterare l’ordine che Dio ha posto nell’universo – 1975

Ci sono state molte polemiche sul tema dell’aborto. Per la Società americana per la difesa della tradizione, della famiglia e della proprietà (TFP) e per quelli di buona volontà, rappresentati nei tanti movimenti e leghe anti-abortisti, non c’è nulla da discutere. Discutere sarebbe lo stesso che discutere se staremmo meglio senza il sole, o se dovremmo vivere sott’acqua o sulla terraferma, o se sono i bambini che dovrebbero educare i loro genitori o i genitori che dovrebbero educare i loro figli, o se sono i superiori che devono obbedire ai loro inferiori, o gli inferiori che devono obbedire ai loro superiori, ecc.

La proibizione dell’aborto, come alcuni altri comandamenti che toccano l’ordine universale stabilito, non da noi, ma dal Creatore di tutte le cose, l’uomo non ha nemmeno il diritto di contestare.

L’aborto viola l’ordine universale creato da Dio, che ha stabilito il diritto alla vita come diritto fondamentale dell’uomo. Nessuna convenienza economica o politica, considerazione sociale, questione di salute o altro può giustificare un attentato contro quell’ordine universale.

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L’uomo è un animale razionale. Creato, al momento del suo concepimento come uomo, riceve da Dio un’anima fatta ad immagine e somiglianza del suo Creatore. A nostro modo di pensare, poco importa se Dio infonde l’anima nell’uomo nell’atto del concepimento o successivamente, perché sia ​​prima che dopo, l’aborto è un’interferenza con il disegno di Dio, e come tale è un peccato gravissimo . Quando genera un’anima, Dio compie uno dei Suoi più grandi miracoli, poiché dà origine alla più alta forma di vita: lo spirito. E l’uomo è chiamato a partecipare alla stessa vita divina, attraverso la vita della grazia. Questo ci insegna la Chiesa cattolica.

Come, allora, si può andare contro questo meraviglioso ordine di cose stabilito da Dio? Fare questo significa opporsi a Dio stesso e alle sue opere.

Qui potremmo entrare in mille dettagli, dimostrando in tutti i casi pseudo-discutibili legati all’aborto, come in ciascuno di essi i suoi sostenitori cadano in errori fondamentali. Potremmo citare anche Papi, Dottori della Chiesa, autorità morali, oltre alle autorità mediche e civili, tutti a dimostrazione dell’enorme disordine che l’aborto è per chi lo fa, i medici che lo praticano, la società che lo permette esso e lo stato che lo legalizza. Ma tutto questo è stato trattato e dimostrato esaustivamente dai vari movimenti antiabortisti nel nostro Paese e nel mondo. Crusade for a Christian Civilization parlando per la TFP ha già stampato un’analisi molto completa e profonda del problema. (giugno 1973).

Non si tratta più qui di provare una verità, ma piuttosto di unire le nostre voci a quelle altre, che non ammetteranno che l’ordine delle cose stabilito da Dio nell’universo sia messo in discussione.

Chi accetta l’aborto è contro questo ordine universale in cui siamo creature e non Creatore, o di cui siamo seguaci e non Sovrano. Accettare l’aborto è sfidare Dio, Uno e Trino, Signore di tutte le cose. È gridare con Lucifero, l’eterno ribelle, contro di Lui e contro tutto l’ordine meraviglioso, gerarchico e sacrale con cui ha disposto tutte le cose.

Noi della TFP gridiamo con San Michele contro chi difende l’aborto: Quis ut Deus!

TFP americana 21 gennaio 1975

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