
Questo saggio ne integra uno ( “Foreboding Appearance of Something Going Very Wrong” ) pubblicato su questo sito tre settimane fa. Mentre insegnava una lezione sull’immoralità, la morbidezza e il decadimento sociale che contribuirono al declino imperiale romano, l’autore notò una somiglianza con le condizioni negli Stati Uniti contemporanei. Qui abbiamo la distruzione della vita umana nel grembo materno; la grave depravazione della convivenza omosessuale elevata al culmine del matrimonio; la rivoluzione femminista che ha snervato i nostri militari; e politici immorali che aspirano ad alte cariche politiche. Quindi sorge la domanda: “Questo comportamento disonorevole indebolirà sufficientemente la nostra capacità di difenderci da un nemico determinato che è riuscito a commettere diversi attacchi brutali e umilianti negli ultimi anni?”
Lo scontro di civiltà
Storici e commentatori pubblici vedono sempre più la tensione e il tumulto in un mondo non più diviso da stati-nazione, ma da altre discordie: a volte chiamato lo scontro di civiltà. Che gli antagonisti siano divisi dalla democrazia occidentale da un lato, o dal fondamentalismo religioso o dal socialismo orientale dall’altro, fa poca differenza. L’odio, la violenza e la morte ne sono stati e ne saranno il risultato. Anche se si può sostenere che alcuni dei protagonisti di questi scontri non siano propriamente membri della civiltà, prenderemo posizione accademica e useremo una terminologia educata.
Don Pelayo e la Reconquista di Spagna
Per pura longevità e intensità di sentimenti, nessuno può rivaleggiare con l’antagonismo tra la civiltà occidentale e l’Islam. Quando il colosso dei successori di Maometto uscì ruggendo dalla desolata penisola arabica nel 632, fece rotolare gran parte della cristianità finché non andò a sbattere contro un muro d’acciaio sotto il comando di Carlo Martello tra Poitier e Tours esattamente cento anni dopo. Per 200 anni il campo di battaglia si spostò nel Mediterraneo orientale quando i crociati cercarono di portare il cristianesimo in Terra Santa. Nonostante il successo iniziale, l’onere di affrontare numeri superiori in un clima ostile richiedeva una disciplina e una dedizione che i crociati non erano in grado di dare e lo sforzo fallì.
Successivamente i turchi ottomani raccolsero la bandiera islamica e conquistarono Costantinopoli nel 1456, distruggendo così l’Impero Romano d’Oriente. Durante la marcia turca lungo il Danubio, lo spirito crociato cristiano rallentò il suo slancio a Belgrado nel 1456, costando la vita sia a San Giovanni da Capestrano che a Giovanni Hunyadi. Nel Mediterraneo nel XVI secolo i crociati cristiani difesero valorosamente Malta e distrussero la flotta ottomana a Lepanto. I musulmani turchi raggiunsero Vienna due volte, ma entrambe le volte fallirono nell’occupare la città, la seconda volta nel 1683 quando John Sobieski li disperse davanti alle mura viennesi e il principe Eugenio di Savoia alla fine li cacciò dall’Europa.
La natura della minaccia islamista

Sono passati 1300 anni dall’originaria evasione dalla penisola arabica. Sacche ribollenti di ribelli islamisti e terroristi sono cresciute nel malcontento dal Nord Africa attraverso il Caucaso fino alle regioni montuose dell’Asia interna. Mentre questi popoli emigrano negli Stati Uniti e in Europa, cosa che hanno fatto in gran numero, portano con sé la loro cultura e il loro malcontento.
Delle numerose opere che descrivono la natura e lo scopo di quello che un tempo era chiamato maomettanesimo, troviamo che lo studio, The Grand Jihad di Andrew C. McCarthy, sia il più istruttivo per la nostra comprensione. Il signor McCarthy ha perseguito molti casi significativi per il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e si è ritirato nel 2003 con il massimo dei voti.
I seguenti sono riassunti delle sue osservazioni. Indipendentemente dall’interpretazione data alle loro scritture da un approccio morbido a uno più violento, l’Islam rappresenta un sistema di credenze che va ben oltre la comprensione convenzionale della “religione”. Indica un impegno verso una regola che controlla e influenza tutti gli aspetti dell’esistenza umana. Questa guida obbligatoria coinvolge tutte le questioni politiche, sociali e culturali.
McCarthy usa in modo curioso ma accurato la frase “dalla culla alla tomba” che di solito è riservata al socialismo. Durante la Guerra Fredda dal Caucaso all’Asia interna, i socialisti musulmani e sovietici hanno avuto un rapporto simbiotico fino agli ultimi decenni, quando si sono scontrati a vicenda.
Scopo
Quando si considerano le scritture e la storia della conquista dell’Islam, arriviamo al fatto inevitabile che l’Occidente e la cultura islamista sono civiltà distinte che non possono essere né incorporate né assorbite né possono coesistere fianco a fianco. L’islamista a causa della Guerra Santa o jihad è spinto a ridurre tutta l’umanità all’autorità dell’Islam. Ciò avviene costringendo i pagani a convertirsi e i cristiani e gli ebrei (Gente del Libro) a sottomettersi come inferiori alla loro autorità superiore.
I musulmani, naturalmente, si sono resi conto che la possibilità di raggiungere questo obiettivo, fino a poco tempo fa, era remota, ma il corpo dei musulmani (la Umma) non ha mai abbandonato la convinzione che sarebbero risorti. Ora la loro crescita demografica ha creato un ampio bacino di terroristi e anche di fondamentalisti che sostengono i loro obiettivi ma non sempre i loro metodi. L’Occidente ha ancora il potere di difendersi, ma la sua volontà sembra essere indebolita e moralmente compromessa. Ovviamente, il processo di degenerazione culturale continuerà in Occidente a meno che una forza rinvigorente non appaia con un potere quasi sovrumano per arrestare il declino.
Jeremias Wells 27 agosto 2013