
Prospettive di Fatima n. 1374
“La guerra [la prima guerra mondiale] sta per finire; ma se gli uomini non cessano di offendere Dio, ne scoppierà uno peggiore durante il regno di Pio XI. Quando vedrai una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappi che questo è il grande segno datoti da Dio che sta per punire il mondo per i suoi peccati, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre.
“Per evitare ciò, verrò a chiedere la Consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione Riparatrice nei Primi Sabati . Se le Mie richieste saranno ascoltate, la Russia si convertirà e ci sarà la pace; se no, diffonderà i suoi errori nel mondo, provocando guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati; il Santo Padre avrà molto da soffrire; varie nazioni saranno annientate”.
Così la Madonna avvertì la Chiesa e il mondo a Fatima il 13 luglio 1917. E così è avvenuto, la consacrazione non è mai stata fatta come Lei aveva richiesto. La Russia ha diffuso i suoi errori in tutto il mondo con le conseguenze che la Vergine di Fatima aveva predetto — salvo quell’annientamento finale delle nazioni che dobbiamo ancora vedere, ma che è evidentemente predetto nella visione pubblicata dal Vaticano il 26 giugno 2000 in cui un il futuro Papa viene giustiziato dai soldati fuori da una città devastata e piena di morti. Nascosta fino ad oggi, ma sicuramente esistente, è la spiegazione della Vergine di quella visione.
All’indomani della seconda guerra mondiale, gli errori della Russia si sono diffusi in tutta l’Europa orientale e in America Latina, dove ancora oggi i dittatori socialisti con cui papa Francesco intrattiene rapporti così cordiali affliggono ancora le persone sulle cui spalle sono saliti al potere. Ma dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, l’unica più grande minaccia rappresentata dalla progenie degli errori della Russia è, ovviamente, la Cina comunista.
Ed è proprio alla Cina comunista che Francesco piega il ginocchio papale. La “Cina”, scrive Antonio Socci, è “pericolosamente vicina”. Non vicina per distanza geografica (Pechino dista circa 5.000 miglia da Roma) ma piuttosto per la minaccia che la sua esistenza rappresenta per la Chiesa e per la pace nel mondo. «La Casa Bianca», osserva Socci, «ha fatto capire al mondo occidentale che il confronto con la Cina rappresenta il problema dei prossimi decenni (e il recente accordo sui dazi non ha certo attenuato quel problema epocale)».
Eppure Roma mostra quella che Socci definisce una “scivolata” filocinese… provocata dall’avventurismo di un Papa sudamericano insediato [come cardinale] durante l’era Obama/Clinton, che detesta Trump e l’Occidente, che si disinteressa cristiani perseguitati e che simpatizza con i regimi di sinistra”. Lo stesso “scivolo” si vede nel nuovo governo di coalizione di centrosinistra in Italia che Francesco e i suoi collaboratori hanno contribuito a produrre per rovesciare il governo Salvini.
La pericolosa alleanza del governo italiano con la Cina potrebbe essere corretta con nuove elezioni che promettono di restaurare un governo di centrodestra. Ma correggere il problema con il Vaticano, dice Socci, è «più difficile, perché significherebbe per Bergoglio un rifiuto totale della propria linea». Durante la recente visita in Vaticano, il vicepresidente Pence, nota Socci, ha discusso con il Papa della Marcia della vita a Washington e della sorte dei cristiani perseguitati in varie nazioni, soggetti “in sintonia con i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto…”. Ma quanto a Francesco, Socci conclude: «Bergoglio è ancora nell’agenda di Obama. Questo è un pontificato destabilizzante per la Chiesa, per l’Italia e per l’Occidente».
Quindi è qui che ci troviamo nell’Anno del Signore 2020: nel bel mezzo di un pontificato che non solo non riesce a contrastare gli errori della Russia incarnati nel regime demoniaco di Pechino, ma inclina la Chiesa verso di essi come i carnefici di Pechino perseguitare i fedeli cattolici della Chiesa sotterranea.
Fra nove anni ricorrerà il 100 ° anniversario della richiesta di Nostra Signora di Fatima (a Tuy, Spagna) per la Consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato. Nel 100 ° anniversario della richiesta insoddisfatta di Nostro Signore per la Consacrazione pubblica della Francia al Suo Cuore Immacolato, il 17 giugno 1789 – la stessa festa del Sacro Cuore – il Terzo Stato si proclamò Assemblea Nazionale, privando il re Luigi XVI del suo potere legislativo potenza. Louis ha tentato la consacrazione della Francia durante la sua prigionia, ma il suo atto privato è stato troppo poco e troppo tardi e la sua vita è finita sulla ghigliottina mentre era in corso l’annientamento della Francia cattolica.
Cosa si vedrà nel mondo tra nove anni? Sarà lo scenario post-apocalittico rappresentato nella visione del Terzo Segreto? O un Papa che tende al Cielo, non a Pechino, eviterà quel castigo globale facendo finalmente ciò che la Madonna ha richiesto?
Solo Dio lo sa.
Fonte: Il Centro di Fatima