Infine, Il Mio Cuore Immacolato Trionferà!

28Il peggiore dei peccati mortali: l’idolatria

Apologetica cattolica n. 43

Tutti i peccati non sono uguali. Sappiamo dalle nostre lezioni di catechismo che il peccato mortale è peggiore dei peccati veniali poiché per un peccato mortale perdiamo la grazia di Dio nelle nostre anime. Questo non è il caso dei peccati veniali. Morire senza la grazia di Dio (cioè morire con il peccato mortale sull’anima) condannerebbe un’anima all’Inferno. Tale questione è la conoscenza cattolica di base. 

Tuttavia, non tutti i peccati mortali sono uguali anche se tutti conducono alla morte eterna, a meno che non si ottenga l’assoluzione. Per prima cosa, le circostanze di un’azione possono cambiare la gravità di un peccato mortale compresi i suoi effetti (es. scomunica automatica o meno). Prendiamo ad esempio l’omicidio. Mentre uccidere un altro essere umano è sempre un peccato mortale, infliggere un danno fisico a un Papa, inclusa la morte, porterebbe anche a una scomunica latae sententiae . Allo stesso modo, coloro che procurano un aborto (cioè l’uccisione di un nascituro) incorrono in una simile scomunica. Inoltre, nelle antiche classifiche sui vari tipi di omicidio, tre dei più atroci erano il fratricidio (l’uccisione della propria famiglia), il regicidio (l’uccisione del proprio re) e infine il deicidio (l’uccisione di Dio).

In secondo luogo, esiste una classifica generale dei peccati mortali in quanto alcuni, per loro stessa natura, sono peggiori di altri. Ad esempio, i quattro peccati che gridano vendetta al Cielo, i sette peccati capitali, e i peccati che bestemmiano lo Spirito Santo sono particolarmente atroci. Tuttavia, il peggior peccato mortale non è in nessuna di queste liste. Come afferma la Catholic Encyclopedia, il peggior peccato mortale – peggiore dell’uccisione di bambini o del saccheggio di villaggi o della tortura di innocenti – è l’idolatria. La Catholic Encyclopedia afferma:

“L’idolatria considerata in se stessa è il più grave dei peccati mortali. Perché è, per definizione, un’incursione nella sovranità di Dio sul mondo, un attentato alla sua divina maestà, un’innalzamento ribelle di una creatura sul trono che appartiene a Lui solo. Anche la simulazione dell’idolatria, per sfuggire alla morte durante la persecuzione, è peccato mortale, per la perniciosa falsità che comporta e per lo scandalo che provoca». 

Si noti che anche la simulazione dell’idolatria – cioè fingere di offrire incenso o adorazione agli idoli, anche se in cuor proprio non ci si crede – è pur sempre un grave peccato mortale. Nel Secondo libro dei Maccabei, capitolo 6, l’anziano scriba Eleazar fu picchiato a morte per essersi rifiutato di mangiare carne di maiale. Quando gli è stata data la possibilità di fingere di mangiare il maiale ma in realtà mangiare un pezzo nascosto di carne consentita sul piatto, ha rifiutato dicendo che farlo avrebbe causato grave scandalo ai giovani che lo avrebbero visto apparentemente mangiare il maiale. E per questo fu martirizzato. Sebbene la carne di maiale non sia più proibita, in virtù del Nuovo Testamento che ha perfezionato l’Antico Testamento e rimosso l’antica proibizione sui cibi impuri, la storia illustra la gravità della simulazione dei peccati.

Allo stesso modo, se le nostre vite fossero in pericolo e fossimo minacciati di tortura e morte se non facessimo cadere un solo granello di incenso in una ciotola per onorare una divinità pagana, dovremmo pregare per la grazia di resistere e sopportare il martirio . L’idolatria è il più grave dei peccati e anche fingere di compierlo per salvare il proprio corpo sarebbe tra i peggiori dei peccati.

Il nostro mondo vede il ritorno del paganesimo a Roma, anche da parte di ecclesiastici cattolici che acconsentono all’idolatria e al falso culto di dèi inesistenti. Stiamo assistendo a una crescente tendenza in Occidente a calunniare Cristoforo Colombo ei missionari cattolici e ad onorare le religioni pagane dei nativi americani, che spesso comportavano sacrifici umani. Dobbiamo pregare per fermare tutto questo. L’idolatria è il peggiore di tutti i peccati mortali. Gli idoli devono essere abbattuti e distrutti come san Bonifacio, san Martino di Tours e altri fecero secoli fa. E dobbiamo essere informati sulle verità della fede cattolica per difenderla dalla tendenza sempre più demoniaca dell’idolatria che cresce nel nostro mondo.

Preghiera per la conversione dei pagani:

O Dio, l’eterno Creatore di tutte le cose, ricorda che le anime dei miscredenti furono fatte da Te e formate a Tua Immagine e Somiglianza. Ricordati che Gesù, tuo Figlio, sopportò una Morte amarissima per la loro salvezza eterna. Non permettere, ti preghiamo, o Signore, che Tuo Figlio sia più disprezzato dai miscredenti, ma Tu accetta benignamente le preghiere dei Tuoi figli fedeli e della Tua Una, Vera Chiesa, la Sposa Immacolata del Tuo santissimo Figlio, e ricordati della tua misericordia. Concedi agli infedeli di rinunciare alla loro perniciosa idolatria e alla malvagia incredulità, affinché anch’essi possano un giorno conoscere Colui che hai mandato, il Signore Gesù Cristo, che è la nostra salvezza, nostra vita e risurrezione, dal quale siamo stati redenti, a A chi sia gloria nei secoli senza fine. Amen. (Indulgenza di 500 giorni) 

Il Catechismo di Baltimora, un tempo ampiamente utilizzato da tutti i cattolici negli Stati Uniti, spiega sinteticamente:

  1. 279. Quanti tipi di peccato attuale ci sono? R. Vi sono due tipi di peccato attuale: mortale e veniale.
  2. 280. Che cos’è il peccato mortale? R. Il peccato mortale è una grave offesa alla legge di Dio.
  3. 281. Perché questo peccato è chiamato mortale? R. Questo peccato si dice mortale perché ci priva della vita spirituale, che è grazia santificante, e porta all’anima la morte eterna e la dannazione.
  4. 282. Quante cose sono necessarie per rendere mortale un peccato? R. Per rendere mortale un peccato sono necessarie tre cose: una cosa grave, una sufficiente riflessione e il pieno consenso della volontà.

Nota: la definizione di omicidio esclude la pena capitale così come l’uccisione in una “guerra giusta”.

L’insegnamento cattolico tradizionale ha sempre sostenuto che le gravi violazioni dei primi tre comandamenti sono sempre peggiori delle gravi violazioni dei comandamenti 4-10, perché si tratta di offese dirette contro Dio stesso, mentre gli ultimi sette comandamenti trattano di offese contro l’uomo. Purtroppo, la maggior parte dei cattolici pensa che l’omicidio, l’adulterio, il furto e la menzogna siano peccati peggiori che saltare intenzionalmente la messa la domenica o bestemmiare Dio; ma in questo si sbagliano. Ad esempio, Nostra Signora di La Salette (1846) menzionò specificamente che i peccati che a quel tempo invocavano più ferocemente l’ira di Dio erano violazioni del Secondo e Terzo Comandamento.

1) Omicidio;

2) Sodomia; 

3) Oppressione dello straniero, della vedova o dell’orfano; 

4) Frode dei lavoratori del loro salario.

5) Orgoglio, cupidigia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia.

6) La disperazione, la presunzione, l’invidia del bene altrui, l’ostinazione nel peccato, l’impenitenza finale e l’impugnazione della verità conosciuta.

 http://www.newadvent.org/cathen/07636a.htm

Facciamo bene a ricordare l’insegnamento della Sacra Scrittura, ripreso nei salmi e da san Paolo, che tutti gli dèi dei pagani sono in verità demoni. Ecco perché il demonio desidera così intensamente l’idolatria, perché a lui invece è reso il culto dovuto solo a Dio!

 https://acatholiclife.blogspot.com/2016/01/octave-of-christian-unity-prayer-for.html

Fonte: Il Centro di Fatima

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Pubblicato da gianluca05

Pace: l’altra condizione della Madonna di Julio Loredo Da quando Papa Francesco ha annunciato che consacrerà la Russia (e l’Ucraina) al Cuore Immacolato di Maria, insieme a tutti i vescovi del mondo – ai quali ha rivolto un preciso appello in questo senso – tutto il mondo cattolico vive nell’attesa di questo storico evento. C’è chi, mosso da spirito pio, vede nel gesto pontificio una soluzione definitiva che metterà fine alla guerra, porterà alla conversione della Russia e al risanamento morale del mondo moderno. Altri, invece, mossi da spirito critico, vi segnalano possibili omissioni e contraddizioni. In ogni caso, bisogna rimarcare come l’annuncio di Papa Francesco – mettendo Fatima al centro degli avvenimenti contemporanei – abbia toccato una fibra profonda nell’opinione pubblica mondiale. L’atto di Francesco si collega a una precisa richiesta fatta dalla Madonna a Fatima nel 1917. Parlando ai pastorelli, la Madonna volle parlare al mondo intero, esortando tutti gli uomini alla preghiera, alla penitenza, all’emendazione della vita. In modo speciale, Ella parlò al Papa e alla sacra Gerarchia, chiedendo loro la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato. Queste richieste, la Madre di Dio le fece di fronte alla situazione religiosa in cui si trovava il mondo intero all’epoca delle apparizioni. La Madonna indicò tale situazione come estremamente pericolosa. L’empietà e l’impurità avevano a tale punto preso possesso della terra, che per punire gli uomini sarebbe esplosa quella autentica ecatombe che fu la Grande Guerra 1914-1918. Questa conflagrazione sarebbe terminata rapidamente, e i peccatori avrebbero avuto il tempo di emendarsi, secondo il richiamo fatto a Fatima. Se questo richiamo fosse stato ascoltato, l’umanità avrebbe conosciuto la pace. Nel caso non fosse stato ascoltato, sarebbe venuta un’altra guerra ancora più terribile. E, nel caso che il mondo fosse rimasto sordo alla voce della sua Regina, una suprema ecatombe, di origine ideologica e di portata universale, implicante una grave persecuzione religiosa, avrebbe afflitto tutti gli uomini, portando con sé grandi prove per i cattolici: “La Russia diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa (...) I buoni saranno martirizzati. Il Santo Padre dovrà soffrire molto”. “Per impedire tutto questo – continua la Madonna – verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace”. Dopo un periodo di estrema tribolazione e di terribili castighi “come non si sono mai visti” (santa Giacinta di Fatima), la Madonna promette il trionfo finale: “Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace”. Ancor oggi gli esperti discutono sulla validità o meno delle varie consacrazioni fatte da Pio XII e da Giovanni Paolo II. La Madonna aveva posto tre condizioni: che la consacrazione fosse fatta dal Sommo Pontefice, che menzionasse la Russia, e che fosse fatta in unione con tutti i vescovi del mondo. In un modo o nell’altro, a tutte le consacrazioni – 1942, 1952, 1982, 1984 – mancava almeno una di delle condizioni. Dopo aver affermato perentoriamente che la consacrazione del 1984, fatta da Giovanni Paolo II, non era valida, la veggente suor Lucia aveva cambiato opinione, attestando invece la sua conformità a quanto richiesto dalla Madonna. Questa è la posizione più diffusa negli ambienti della Chiesa e fra i fedeli in generale. Non vogliamo entrare in un tema tanto complesso. Facciamo però notare che, alla Cova da Iria, la Madonna indicò due condizioni, entrambe indispensabili, perché si allontanassero i castighi con cui ci minacciava. Una di queste condizioni era la consacrazione. Supponiamo che sia stata fatta nel modo richiesto dalla santissima Vergine. Rimane la seconda condizione: la divulgazione della pratica della comunione riparatrice dei primi cinque sabati del mese. Ci sembra evidente che questa devozione non si è propagata fino a oggi nel mondo cattolico nella misura desiderata dalla Madre di Dio. E vi è ancora un’altra condizione, implicita nel messaggio ma anch’essa indispensabile: è la vittoria del mondo sulle mille forme di empietà e di impurità che oggi, molto più che nel 1917, lo stanno dominando. Tutto indica che questa vittoria non è stata ottenuta, e, al contrario, che in questa materia ci avviciniamo sempre più al parossismo. Così, un mutamento di indirizzo dell’umanità sta diventando sempre più improbabile. E, nella misura in cui avanziamo verso questo parossismo, diventa più probabile che avanziamo verso la realizzazione dei castighi. A questo punto bisogna fare una osservazione, e cioè che, se non si vedessero le cose in questo modo, il messaggio di Fatima sarebbe assurdo. Infatti, se la Madonna affermò nel 1917 che i peccati del mondo erano giunti a un tale livello da richiedere il castigo di Dio, non parrebbe logico che questi peccati siano continuati ad aumentare per più di mezzo secolo, che il mondo si sia rifiutato ostinatamente e fino alla fine di prestare ascolto a quanto gli fu detto a Fatima, e che il castigo non arrivi. Sarebbe come se Ninive non avesse fatto penitenza e, nonostante tutto, le minacce del profeta non si fossero realizzate. Per di più, la stessa consacrazione richiesta dalla Madonna non avrebbe l’effetto di allontanare il castigo se il genere umano dovesse restare sempre più attaccato alla empietà e al peccato. Infatti, fintanto che le cose staranno così, la consacrazione avrà qualcosa di incompleto. Insomma, siccome non si è operato nel mondo l’enorme trasformazione spirituale richiesta alla Cova da Iria, stiamo sempre più avanzando verso l’abisso. E, nella misura in cui avanziamo, tale trasformazione sta diventando sempre più improbabile. Applaudiamo l’atto di Papa Francesco e ci sommiamo toto corde a esso se seguirà i requisiti posti dalla Madonna a Fatima. Tuttavia, finché a questo atto non seguirà una vera e propria crociata spirituale contro l’immoralità dilagante – aborto, omosessualità, LGBT, mode indecenti, pornografia, gender e via dicendo – la semplice consacrazione della Russia – per quanto gradita alla Divina Provvidenza – non allontanerà il castigo. Mi sia permesso di sollevare un’altra perplessità, e non di piccolo peso. A Fatima la Madonna indicò, come l’elemento allora più dinamico del processo rivoluzionario che portava l’umanità verso l’abisso, gli “errori della Russia”, ossia il comunismo, che proprio nell’Unione Sovietica trovò la sua sede e fuoco di espansione. Non ci sarà una vera conversione finché questa ideologia non sarà rigettata in ogni sua manifestazione. Ora, proprio in questo campo il pontificato di Papa Francesco si è contraddistinto per la sua prossimità all’estrema sinistra: dalla vicinanza alla dittatura cubana, al sostegno ai “movimenti popolari” latinoamericani di matrice marxista, senza dimenticare i contatti col patriarca Kiryll, che della dittatura sovietica fu fedele servitore e propagandista. Anche qui, salvo miglior giudizio, ci sembra che, finché all’atto di venerdì a San Pietro non seguirà una vera e propria crociata spirituale contro il comunismo e i suoi epigoni, la sola consacrazione della Russia non fungerà da toccasana per risparmiare una catastrofe alla civiltà contemporanea. Fonte: TFP - Tradizione Famiglia Proprietà -