Infine, Il Mio Cuore Immacolato Trionferà!

1Un altro espediente vaticano al servizio di obiettivi globalisti

Prospettive di Fatima #1302

In una lettera inviata il 1° maggio ai “giovani economisti e imprenditori”, papa Francesco ha proseguito quella che può essere definita solo una trasformazione del papato – o meglio, del suo papato – in uno strumento dell’agenda globalista secondo la quale, paradossalmente, il i signori dell’ipercapitalismo, come Soros, Gates e Bezos, cercano di distruggere la libera impresa e la proprietà privata dei proprietari più piccoli sotto le rubriche del “cambiamento climatico”, della “compassione” per i poveri e delle misure socialiste per la ridistribuzione della ricchezza che gravano sul classe media mentre i plutocrati con cui Francesco è così a suo agio diventano solo più ricchi.

L’ultima trovata di Francesco in questo senso, delineata nella lettera, è una proposta di incontro ad Assisi nel marzo del prossimo anno, dal titolo “L’economia di Francesco”, durante la quale “giovani e ragazze che studiano economia e sono interessati a una diversa economia ” entrerà “in  un ‘patto’ per cambiare l’economia di oggi e per dare un’anima all’economia di domani ”. (Enfasi nell’originale.)

Con triste prevedibilità, questa utopica “economia di domani” “assicurerà [e] giustizia per i poveri e troverà [] risposte ai problemi strutturali dell’economia globale”. Correggerà “modelli di crescita incapaci di garantire il rispetto dell’ambiente , l’apertura alla vita, la preoccupazione per la famiglia, l’uguaglianza sociale , la dignità dei lavoratori e i diritti delle generazioni future”.

In che modo esattamente l'”economia di domani” realizzerebbe questo sogno utopico? Si può star certi che non sarebbe per ciò che impone l’autentica dottrina sociale cattolica : il rifiuto del socialismo in una società di piccoli proprietari in cui l’attività economica è subordinata alla legge del Vangelo, gli uomini sono pagati a sufficienza per evitare la necessità delle donne di avere per entrare nel mondo del lavoro invece di perseguire la vocazione della maternità, il commercio è sospeso la domenica, vi è rispetto per le osservanze religiose dei cattolici, compreso il pudore sul posto di lavoro, e la legge vieta la vendita di prodotti e “servizi” immorali, tra cui pornografia, contraccezione e aborto (Francesco non ha mai chiesto l’abolizione mondiale dell’aborto come ha fatto con la pena capitale, mentre condonare l’uso della contraccezione per la prevenzione delle malattie ). Nessuna di queste cose incontrerebbe l’approvazione dei signori dell’ipercapitalismo.

Invece, Francesco, in un altro spaventoso abuso delle fonti tradizionali, invoca San Francesco d’Assisi e il suo Cantico del Sole – da cui ha censurato tutte le parti scomodamente cattoliche nella sua “eco-enciclica” Laudato si’ , come spiego qui. Secondo Francesco, il santo di cui prese il nome:

“è l’esempio eccezionale di cura per i vulnerabili e di un’ecologia integrale. Penso alle parole che gli furono dette dal Crocifisso nella chiesetta di San Damiano: “Va, Francesco, ripara la mia casa che, come vedi, va in rovina”. La riparazione di quella casa riguarda tutti noi. Riguarda la Chiesa, la società e il cuore di ogni individuo. Riguarda sempre di più l’ambiente, che richiede con urgenza un’economia sana e uno sviluppo sostenibile che possa guarire le sue ferite e assicurarci un futuro degno”.

Senza senso. Dio non ha dato a Francesco alcun mandato per sistemare l’ambiente. Il riferimento alla casa che cadeva in rovina era unicamente alla Chiesa , che San Francesco doveva ricostruire con la sua esemplare testimonianza evangelica. Quanto poco San Francesco si preoccupasse dell’ambientalismo e di altri progetti mondani è mostrato nelle stesse righe che Papa Francesco ha cancellato dal Cantico senza nemmeno i puntini di sospensione per indicare la censura:

Tu sia lodato, o mio Signore, 
per nostra sorella morte corporale, 
alla quale nessun uomo vivente può sfuggire.

Guai a coloro che muoiono in peccato mortale . 
Beati coloro che la morte 
troverà nella tua santissima volontà, 
perché la seconda morte non farà loro alcun male.

Lodate e benedite il mio Signore, 
ringraziatelo 
e servitelo con grande umiltà
 .

Oggi, ancora una volta, la Chiesa sembra cadere in rovina. Ma ora, con amara ironia, è afflitta da un Papa che, a differenza del suo omonimo, sembra intenzionato ad accelerare quella rovina riducendo il suo elemento umano a una macchina burocratica per il perseguimento di schemi globalisti.

Eppure da tali segni apocalittici i fedeli sanno di aspettarsi che una resa dei conti divina è vicina.

Fonte: Il Centro di Fatima

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