Infine, Il Mio Cuore Immacolato Trionferà!

1Per Papa Francesco la Santa Eucaristia è il “Pane dei peccatori”, per San Tommaso d’Aquino è il “Panis Angelorum”

Per Papa Francesco la Santa Eucaristia è il “Pane dei peccatori”, per San Tommaso d’Aquino è il “Panis Angelorum”
Per Papa Francesco la Santa Eucaristia è il “Pane dei peccatori”, per San Tommaso d’Aquino è il “Panis Angelorum”

Il Corpus Domini è la grande e solenne festa liturgica in lode del Santissimo Sacramento. Ispirato a Santa Giuliana di Mont Cornillon (1193–1258), ebbe origine nel Medioevo. Papa Urbano IV lo approvò con la Bolla Transiturus dell’8 settembre 1264 e chiese a San Tommaso d’Aquino di comporne l’ufficio liturgico.

Si deve quindi al genio teologico di San Tommaso (che fu anche poeta ispirato) il bellissimo inno Lauda Sion , che fa parte della Messa della nuova festa. Nei suoi versi troviamo la bella espressione “ Ecce panis angelorum ” (ecco il Pane degli angeli), che finì per essere usato frequentemente per designare la Santa Comunione. Questo è facile da capire perché lo si può ricevere solo nello stato di grazia, che rende gli uomini simili agli angeli.

Nella festa del Corpus Domini, papa Francesco trasforma il “pane degli angeli” in “pane dei peccatori”

Papa Francesco ha approfittato della commemorazione della festa del Corpus Domini il 6 giugno per cambiare il significato del Sacramento dell’Eucaristia in uno del tutto contrario al perenne insegnamento della Chiesa. Così, mutando la formulazione poetica ma teologicamente sicura di san Tommaso, trasforma la designazione “Pane degli angeli” in “Pane dei peccatori”.

Come aveva fatto in un’altra occasione, All’Angelus di quel giorno festivo, Papa Francesco ha presentato Giuda, il traditore, come esempio della misericordia divina. Disse che, durante la Santa Cena, Gesù sapeva del tradimento di Giuda. E «cosa fa Gesù? Reagisce al male con un bene più grande. Al “no” di Giuda risponde con il “sì” della misericordia. Egli non punisce il peccatore, ma dà la vita per lui».

Papa Francesco aggiunge: «Quando riceviamo l’Eucaristia, Gesù fa lo stesso con noi: ci conosce; sa che siamo peccatori; e sa che facciamo tanti errori, ma non rinuncia a unire la sua vita alla nostra».

Concludendo il suo pensiero, dice che Gesù «sa che ne abbiamo bisogno, perché l’Eucaristia non è la ricompensa dei santi, no, è il Pane dei peccatori. Per questo ci esorta: ‘Non abbiate paura! Prendi e mangia.’”

Una dottrina contraria al Concilio di Trento

Le parole di cui sopra e l’esempio di Giuda quando designa l’Eucaristia come “pane dei peccatori” fanno pensare se Papa Francesco suggerisca che l’effetto proprio della Santa Comunione sia quello di perdonare i peccati mortali, non solo quelli veniali. Ciò andrebbe contro il Concilio di Trento: “Can. 5. Se qualcuno dirà che il frutto speciale della Santissima Eucaristia è la remissione dei peccati, o che da essa non si producono altri frutti, sia anatema».

Un altro errore ugualmente contrario a quel Concilio e alle Scritture, e apparentemente insinuato nelle parole di Papa Francesco, è che non è necessario essere in stato di grazia per ricevere la Santa Comunione. Tuttavia, citando San Paolo, il Concilio di Trento dice:

[A] ssicuramente, quanto più il cristiano comprende la santità e la divinità di questo sacramento celeste, tanto più diligentemente deve badare di avvicinarsi non per riceverlo, ma con grande riverenza e santità, specialmente come leggiamo nell’Apostolo quelle parole piene di terrore: Chi mangia e beve indegnamente, mangia e beve la sua condanna (1 Corinzi 11:29). Perciò chi vuole comunicarsi deve ricordare il precetto dell’Apostolo: Si dimostri.

Spiegano i moralisti Antonio Lanza e Pietro Palazzini: «[per] diritto divino, tutti coloro che sono in peccato mortale non possono accostarsi lecitamente alla Comunione».

Effetti del Sacramento dell’Eucaristia

Questi teologi morali riassumono così gli effetti della Comunione eucaristica: “Gli effetti specifici della Santa Comunione sono: a) unirci a Gesù Cristo e al suo Corpo mistico, la Chiesa, in modo più intimo; b) aumentare in noi la grazia santificante; c) nutrire e fortificare la nostra vita spirituale; d) indebolimento della concupiscenza; e) dandoci un segno di vita eterna. Gli effetti saranno tanto più abbondanti quanto migliori sono le disposizioni [con cui si riceve]”.

La Santa Comunione può indirettamente cancellare un peccato mortale quando una persona, ignara di essere in peccato, riceve la Comunione devotamente. In questi casi, “i teologi tendono a ritenere che in tali casi eccezionali la Santa Eucaristia possa riportare l’anima allo stato di grazia”.

Comunione in Amoris Laetitia

Data la nuova designazione di Papa Francesco della Santa Eucaristia come “pane dei peccatori”, si comprende meglio perché, nella sua Esortazione apostolica Amoris laetitia, abbia aperto in una nota a piè di pagina la possibilità per le persone che vivono in adulterio di ricevere la Santa Comunione.

In quella Esortazione Apostolica, afferma che una persona può trovarsi in una “situazione oggettiva di peccato” ma tuttavia “vivendo in grazia di Dio, può amare e può anche crescere nella vita di grazia e di carità, ricevendo a tal fine l’aiuto della Chiesa .” In una nota afferma: “In certi casi, questo può includere l’aiuto dei sacramenti” perché la Santa Eucaristia “non è un premio per i perfetti, ma una potente medicina e nutrimento per i deboli”.

Scopri tutto sulle profezie di Nostra Signora del buon successo sui nostri tempi

I vescovi della Regione pastorale di Buenos Aires hanno messo in chiaro ciò che Amoris Laetitia ha detto confusamente. Dicono che in alcuni casi, quando il primo matrimonio non può essere oggetto di annullamento, “ Amoris laetitia apre la possibilità di accesso ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia (cfr. note 336 e 351 ). A loro volta, questi dispongono la persona a continuare a maturare e crescere con la forza della grazia».

Nella sua risposta a questi vescovi, Papa Francesco loda il loro pronunciamento e aggiunge: “Lo scritto è molto buono e rende pienamente esplicito il significato del capitolo VIII di Amoris Laetitia . Non ci sono altre interpretazioni”.

Papa Francesco ritiene quindi autentica l’interpretazione dei vescovi argentini, secondo la quale i coniugi in adulterio possono ricevere l’assoluzione sacramentale e la comunione senza abbandonare la loro situazione di peccato. Ciò è perfettamente coerente con il vedere la Santa Eucaristia come il “pane dei peccatori”.

È bene aggiungere che, secondo la dottrina tradizionale sancita dal Concilio di Trento, è invalida e profanazione del sacramento una confessione fatta senza pentimento e il fermo proposito di abbandonare il peccato.

Dubia senza risposta

Il 19 settembre 2016 quattro cardinali di Santa Chiesa – Carlo Caffarra, Joachim Meisner (entrambi deceduti), Raymond Burke e Walter Brandmüller – hanno rivolto a papa Francesco una richiesta di chiarimenti sotto forma di dubia (dubbi) sulle nuove dottrine contenute in Amoris Laetitia, specialmente sulla Santa Eucaristia e il Sacramento della Penitenza. Scrissero:

Ci si chiede se, a seguito delle affermazioni di Amoris Laetitia (300-305), sia ormai possibile concedere l’assoluzione nel sacramento della penitenza e quindi ammettere alla santa Comunione una persona che, pur vincolata da un valido vincolo coniugale, vive insieme ad altra persona more uxorio senza che ricorrano le condizioni previste da Familiaris Consortio , 84, e successivamente ribadite da Reconciliatio et Paenitentia , 34, e Sacramentum Caritatis , 29. Può l’espressione «in certi casi» che si trova nella nota 351 (305) dell’esortazione Amoris laetitia da applicare ai divorziati che si trovano in una nuova unione e che continuano a vivere more uxorio[come marito e moglie]?

A tutt’oggi, quasi cinque anni dopo, papa Francesco non ha risposto ai dubia . Il suo silenzio al riguardo è ormai pubblico e noto in tutto il mondo cattolico.

L’anno successivo, il 16 luglio 2017, un gruppo di teologi e intellettuali cattolici ha pubblicato un documento intitolato Correctio filialis de haeresibus propagatis . Hanno mostrato la stessa preoccupazione dei cardinali. Hanno scritto con forza: “Diversi passaggi di Amoris Laetitia , insieme ad atti, parole e omissioni di Vostra Santità, servono a propagare sette proposizioni eretiche”.

Il sacramento e i peccatori pentiti

Non è una bestemmia chiamare la Santa Eucaristia “pane dei peccatori”? I sacramenti conferiscono la grazia a coloro che li ricevono degnamente. Nessuno di essi può essere dato a un adulto che non sia in condizione di riceverli. Anche perché la Penitenza o Confessione (attualmente chiamata Sacramento della Riconciliazione), per produrre i suoi effetti di riportare il peccatore allo stato di grazia, egli ha bisogno di confessare seriamente i propri peccati con pentimento perfetto o almeno imperfetto (logoramento) e fermo proposito di abbandonare il peccato.

Secondo Lanza-Palazzini, “Chi riceve coscientemente il Sacramento senza le debite disposizioni, commette un grave peccato di sacrilegio perché rende inutile il rito che Cristo ha istituito come efficace segno di grazia”. Concludono: “La profanazione di una cosa santissima è un grave insulto al Divin Fondatore. Concretamente, lo stato di grazia è richiesto per ricevere i Sacramenti dei vivi; se questo manca, si commette sacrilegio».

Aborto ed Eucaristia

Oggettivamente, in foro esterno, è del tutto evidente che non solo chi procura e chi compie un aborto è in stato di peccato. Lo sono anche i legislatori o i giudici che trasformano in legge le misure a favore dell’aborto. Commettono almeno il peccato dello scandalo rinnegando, in pratica, una dottrina sempre insegnata dalla Chiesa e fondata sulla legge naturale.

Adorazione della Santa Eucaristia degli Angeli, affresco della cupola di Giuseppe Rollini (1889-1891) nella Basilica di Maria Ausiliatrice, Torino, Italia
Adorazione dell’Eucaristia degli Angeli, affresco della cupola di Giuseppe Rollini (1889-1891) nella Basilica di Maria Ausiliatrice, Torino, Italia.
Credito fotografico: © Renáta Sedmáková – stock.adobe.com

Il singolare insegnamento di Papa Francesco secondo cui la Santa Eucaristia, il “Pane degli Angeli”, è il “pane dei peccatori” ha serie conseguenze pratiche. Nessuno può negare che almeno taccia su questa questione dei dubia . Inoltre, invece di sostenere i vescovi coraggiosi che prendono sul serio la dottrina cattolica e affermano pubblicamente come consentire a tali politici di ricevere la Santa Comunione sia incompatibile con la dottrina cattolica, Papa Francesco favorisce costantemente i prelati concessivi.

Ecce Panis Angelorum

Chiudiamo con i versi di San Tommaso d’Aquino recitati nella Sequenza della Messa della Festa del Corpus Domini:

Ecco il Pane degli Angeli,

Per noi pellegrini cibo e pegno

Della promessa pronunciata da Cristo,

La carne dei bambini, ai cani negata.

mostrato nella dedica di Isacco,

Nella preparazione della manna:

Nell’immolazione pasquale,

Nei vecchi tipi presignificati.

Gesù, pastore delle pecore:

Tu tieni al sicuro il tuo gregge,

Pane vivo, la tua fonte di vita:

Rafforzaci, altrimenti moriremo,

Riempici di grazia celeste.

Tu che ci nutri quaggiù:

Fonte di tutto ciò che abbiamo o sappiamo:

Concedi che con i Tuoi Santi lassù,

Seduto alla festa dell’amore,

Potremmo vederti faccia a faccia.

Amen. Alleluia.

Credito fotografico (in alto): © Antoine – stock.adobe.com

Luiz Sérgio Solimeo 23 giugno 2021

Articoli correlati:

Dieci anni di papa Francesco: “Un disastro, una catastrofe”

I non cattolici possono essere martiri e dottori della Chiesa? Papa Francesco la pensa così

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.