
Credo che la società patriarcale, come tutto ciò che esiste in questa valle di lacrime, si rafforzi nel tempo, in proporzione alla sua esistenza e produzione. Tuttavia, allo stesso tempo, invecchia sempre di più. Sia le istituzioni che le famiglie invecchiano. E, a poco a poco, la gloria stessa diventa un fardello sotto il quale queste istituzioni, proprio come gli individui, si piegano sotto la fatica della vecchiaia.
Parallelamente, la società patriarcale genera una serie di frutti che tendono a determinarne la dissoluzione. L’emergere dello Stato, per esempio, è un frutto della società patriarcale. Ma questo frutto gli pesa come un fardello. E la società patriarcale litiga con il proprio figlio, che è lo Stato. Mentre lo Stato cerca di inghiottirlo, la società patriarcale cerca di difendersi dalla sua progenie.
Nostro Signore Gesù Cristo ha istituito la Chiesa cattolica, e qui vediamo apparire un’altra disputa. Così come la Chiesa non può lasciarsi monopolizzare o dominare dalle famiglie, così non può identificarsi con la famiglia. Questa difficoltà non è dissimile dalla disputa della famiglia con lo Stato. La Chiesa aiuta sia la famiglia che lo Stato, ma rischia di identificarsi con essi, problema che si è ripetuto più volte nella storia.
Un’altra area che inevitabilmente contesta l’influenza della società patriarcale è un’intensa vita sociale.
Nonostante queste forze in competizione, il patriarcato, l’unità familiare e la vita familiare sono forze naturali che non si estingueranno mai. Se gli uomini saranno fedeli alla Fede Cattolica, sapranno far prevalere queste forze, eliminando questo abominevole conflitto tra madre e figlio. Senza fedeltà alla fede cattolica, invece, la famiglia è divorata dalla società, e la società è assorbita dallo Stato.
L’articolo precedente è tratto da una conferenza informale del professor Plinio Corrêa de Oliveira. È stato tradotto e adattato per la pubblicazione senza la sua revisione. –Ed.
Plinio Corrêa de Oliveira 18 aprile 2013
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