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Di tutti i crimini contro la Fede che sono stati perpetrati in nome della Chiesa Cattolica Romana, forse il più deplorevole è stato il riconoscimento da parte del Vaticano di Martin Lutero come “testimone del Vangelo”.
Ricapitolando, nell’ottobre 2016 i cattolici di tutto il mondo sono rimasti scioccati nell’apprendere che papa Francesco si era recato a Lund, in Svezia, per partecipare all’inaugurazione del 500° anniversario della Riforma protestante, iniziata ufficialmente il 31 ottobre 1517. La Chiesa luterana della Svezia in cui il papa si è recato per la festa accetta la contraccezione, l’aborto, l’omosessualità e il clero femminile, tutte cose severamente vietate dalla Chiesa cattolica.
In seguito al lancio di ottobre, un documento co-autore del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani vaticano ha annunciato una “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani” che avrà luogo dal 18 al 25 gennaio 2017, con il tema “Riconciliazione: la l’amore di Cristo ci spinge». Il documento incoraggiava le commemorazioni in tutte le diocesi del mondo e diceva: “I cristiani luterani e cattolici commemoreranno per la prima volta insieme l’inizio della Riforma”.
Il documento afferma inoltre che “i cattolici sono ora in grado di ascoltare la sfida di Lutero per la Chiesa di oggi, riconoscendolo come ‘testimone del vangelo’”. quella che è stata definita la rivolta più devastante della storia contro la Fede.
Inoltre, il 13 ottobre 2016, 99° anniversario dell’ultima apparizione della Madonna a Fatima, il Papa ha ricevuto un gruppo di 1000 luterani e cattolici nell’aula Paolo VI del Vaticano e si è rivolto loro dal palco dove è stata eretta una statua di Lutero. Durante l’incontro indossava due sciarpe al collo: una gialla, simbolo del papato, e una azzurra, simbolo del luteranesimo. I due erano legati insieme per significare la cosiddetta unione tra cattolicesimo e protestantesimo. Non una parola è stata pronunciata in onore della Madonna di Fatima.
La prova della connivenza di Roma con la Riforma continuerebbe ad emergere sulla stampa. Ad esempio, il 31 ottobre 2017, il Vaticano ha annunciato che avrebbe emesso uno speciale francobollo raffigurante Lutero ai piedi della Croce per commemorare il 500° anniversario della Riforma protestante. Molti lo videro come uno schiaffo in faccia alla Beata Vergine, poiché il francobollo raffigurava non la Madonna, ma un famigerato eretico inginocchiato ai piedi della Croce, essendo questo nel centenario delle sue apparizioni a Fatima.
Generato dal Vaticano II
La celebrazione del 500° anniversario della Riforma è davvero storica, poiché segna la prima volta in assoluto che luterani e cattolici commemorano insieme l’inizio della Riforma, ma il Vaticano II è ciò che ha generato questa connivenza con il protestantesimo. La Commissione mista cattolico-luterana del 1980, nata dal Vaticano II, afferma:
“Tra le idee del Concilio Vaticano II, possiamo vedere raccolto molto di ciò che chiedeva Lutero, come ad esempio: la descrizione della Chiesa come ‘Popolo di Dio’ (idea democratica e non gerarchica); accento sul sacerdozio di tutti i battezzati; il diritto dell’individuo alla libertà di religione”.
Ciò aprirebbe la strada alla Dichiarazione congiunta del Vaticano del 1999 sulla dottrina della giustificazione (pubblicata sul sito web del Vaticano), che afferma anche quanto segue a sostegno di Lutero:
“Per la tradizione luterana, la dottrina della giustificazione ha conservato il suo statuto speciale. Di conseguenza, fin dall’inizio ha anche occupato un posto importante nel dialogo ufficiale luterano-cattolico romano”.
Che il Vaticano II fosse colluso con i fautori della Riforma è evidenziato dalle parole di p. Edward Schillebeeckx, figura di spicco del Concilio, quando osservava: “Si è stupiti di trovarsi più in sintonia con il pensiero di ‘osservatori’ cristiani, non cattolici, che con le opinioni dei propri fratelli dall’altra parte del linea di divisione. L’accusa di connivenza con la Riforma non è quindi priva di fondamento».
Il professor George Lindbeck, della Yale Divinity School, e osservatore luterano al Vaticano II, ha osservato che: “Il Concilio ha segnato la fine della Controriforma”. ( Il tablet , 16 febbraio 1963)
E, naturalmente, non è un segreto che sei delegati protestanti abbiano attivamente assistito alla stesura dei documenti del Vaticano II e contribuito a dichiarazioni eretiche come le seguenti:
“Chiese e comunità separate… non sono state affatto private di significato e importanza nel mistero della salvezza”. ( Unitatis redintegratio 3)
Quello che abbiamo visto dopo il Concilio è una continua apologia ai protestanti, in linea con la strategia di Bella Dodd che etichettiamo “la Chiesa del passato come oppressiva, autoritaria, piena di pregiudizi, arrogante nel pretendere di essere l’unica detentrice della verità , e responsabile delle divisioni dei corpi religiosi nel corso dei secoli”.
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Fonte: Il Centro di Fatima
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Pubblicato da gianluca05
Pace: l’altra condizione della Madonna
di Julio Loredo
Da quando Papa Francesco ha annunciato che consacrerà la Russia (e l’Ucraina) al Cuore Immacolato di Maria, insieme a tutti i vescovi del mondo – ai quali ha rivolto un preciso appello in questo senso – tutto il mondo cattolico vive nell’attesa di questo storico evento.
C’è chi, mosso da spirito pio, vede nel gesto pontificio una soluzione definitiva che metterà fine alla guerra, porterà alla conversione della Russia e al risanamento morale del mondo moderno. Altri, invece, mossi da spirito critico, vi segnalano possibili omissioni e contraddizioni. In ogni caso, bisogna rimarcare come l’annuncio di Papa Francesco – mettendo Fatima al centro degli avvenimenti contemporanei – abbia toccato una fibra profonda nell’opinione pubblica mondiale.
L’atto di Francesco si collega a una precisa richiesta fatta dalla Madonna a Fatima nel 1917.
Parlando ai pastorelli, la Madonna volle parlare al mondo intero, esortando tutti gli uomini alla preghiera, alla penitenza, all’emendazione della vita. In modo speciale, Ella parlò al Papa e alla sacra Gerarchia, chiedendo loro la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato.
Queste richieste, la Madre di Dio le fece di fronte alla situazione religiosa in cui si trovava il mondo intero all’epoca delle apparizioni. La Madonna indicò tale situazione come estremamente pericolosa. L’empietà e l’impurità avevano a tale punto preso possesso della terra, che per punire gli uomini sarebbe esplosa quella autentica ecatombe che fu la Grande Guerra 1914-1918.
Questa conflagrazione sarebbe terminata rapidamente, e i peccatori avrebbero avuto il tempo di emendarsi, secondo il richiamo fatto a Fatima. Se questo richiamo fosse stato ascoltato, l’umanità avrebbe conosciuto la pace. Nel caso non fosse stato ascoltato, sarebbe venuta un’altra guerra ancora più terribile. E, nel caso che il mondo fosse rimasto sordo alla voce della sua Regina, una suprema ecatombe, di origine ideologica e di portata universale, implicante una grave persecuzione religiosa, avrebbe afflitto tutti gli uomini, portando con sé grandi prove per i cattolici: “La Russia diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa (...) I buoni saranno martirizzati. Il Santo Padre dovrà soffrire molto”.
“Per impedire tutto questo – continua la Madonna – verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace”. Dopo un periodo di estrema tribolazione e di terribili castighi “come non si sono mai visti” (santa Giacinta di Fatima), la Madonna promette il trionfo finale: “Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace”.
Ancor oggi gli esperti discutono sulla validità o meno delle varie consacrazioni fatte da Pio XII e da Giovanni Paolo II. La Madonna aveva posto tre condizioni: che la consacrazione fosse fatta dal Sommo Pontefice, che menzionasse la Russia, e che fosse fatta in unione con tutti i vescovi del mondo. In un modo o nell’altro, a tutte le consacrazioni – 1942, 1952, 1982, 1984 – mancava almeno una di delle condizioni. Dopo aver affermato perentoriamente che la consacrazione del 1984, fatta da Giovanni Paolo II, non era valida, la veggente suor Lucia aveva cambiato opinione, attestando invece la sua conformità a quanto richiesto dalla Madonna. Questa è la posizione più diffusa negli ambienti della Chiesa e fra i fedeli in generale.
Non vogliamo entrare in un tema tanto complesso. Facciamo però notare che, alla Cova da Iria, la Madonna indicò due condizioni, entrambe indispensabili, perché si allontanassero i castighi con cui ci minacciava.
Una di queste condizioni era la consacrazione. Supponiamo che sia stata fatta nel modo richiesto dalla santissima Vergine. Rimane la seconda condizione: la divulgazione della pratica della comunione riparatrice dei primi cinque sabati del mese. Ci sembra evidente che questa devozione non si è propagata fino a oggi nel mondo cattolico nella misura desiderata dalla Madre di Dio.
E vi è ancora un’altra condizione, implicita nel messaggio ma anch’essa indispensabile: è la vittoria del mondo sulle mille forme di empietà e di impurità che oggi, molto più che nel 1917, lo stanno dominando. Tutto indica che questa vittoria non è stata ottenuta, e, al contrario, che in questa materia ci avviciniamo sempre più al parossismo. Così, un mutamento di indirizzo dell’umanità sta diventando sempre più improbabile. E, nella misura in cui avanziamo verso questo parossismo, diventa più probabile che avanziamo verso la realizzazione dei castighi.
A questo punto bisogna fare una osservazione, e cioè che, se non si vedessero le cose in questo modo, il messaggio di Fatima sarebbe assurdo. Infatti, se la Madonna affermò nel 1917 che i peccati del mondo erano giunti a un tale livello da richiedere il castigo di Dio, non parrebbe logico che questi peccati siano continuati ad aumentare per più di mezzo secolo, che il mondo si sia rifiutato ostinatamente e fino alla fine di prestare ascolto a quanto gli fu detto a Fatima, e che il castigo non arrivi. Sarebbe come se Ninive non avesse fatto penitenza e, nonostante tutto, le minacce del profeta non si fossero realizzate.
Per di più, la stessa consacrazione richiesta dalla Madonna non avrebbe l’effetto di allontanare il castigo se il genere umano dovesse restare sempre più attaccato alla empietà e al peccato. Infatti, fintanto che le cose staranno così, la consacrazione avrà qualcosa di incompleto.
Insomma, siccome non si è operato nel mondo l’enorme trasformazione spirituale richiesta alla Cova da Iria, stiamo sempre più avanzando verso l’abisso. E, nella misura in cui avanziamo, tale trasformazione sta diventando sempre più improbabile.
Applaudiamo l’atto di Papa Francesco e ci sommiamo toto corde a esso se seguirà i requisiti posti dalla Madonna a Fatima. Tuttavia, finché a questo atto non seguirà una vera e propria crociata spirituale contro l’immoralità dilagante – aborto, omosessualità, LGBT, mode indecenti, pornografia, gender e via dicendo – la semplice consacrazione della Russia – per quanto gradita alla Divina Provvidenza – non allontanerà il castigo.
Mi sia permesso di sollevare un’altra perplessità, e non di piccolo peso.
A Fatima la Madonna indicò, come l’elemento allora più dinamico del processo rivoluzionario che portava l’umanità verso l’abisso, gli “errori della Russia”, ossia il comunismo, che proprio nell’Unione Sovietica trovò la sua sede e fuoco di espansione. Non ci sarà una vera conversione finché questa ideologia non sarà rigettata in ogni sua manifestazione.
Ora, proprio in questo campo il pontificato di Papa Francesco si è contraddistinto per la sua prossimità all’estrema sinistra: dalla vicinanza alla dittatura cubana, al sostegno ai “movimenti popolari” latinoamericani di matrice marxista, senza dimenticare i contatti col patriarca Kiryll, che della dittatura sovietica fu fedele servitore e propagandista.
Anche qui, salvo miglior giudizio, ci sembra che, finché all’atto di venerdì a San Pietro non seguirà una vera e propria crociata spirituale contro il comunismo e i suoi epigoni, la sola consacrazione della Russia non fungerà da toccasana per risparmiare una catastrofe alla civiltà contemporanea.
Fonte: TFP - Tradizione Famiglia Proprietà -
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