
Molti non cattolici credono erroneamente che tutto ciò che il Papa afferma, anche oralmente, sia infallibile. Dovrebbe essere ovvio che non è così. (Pensate: la conferenza stampa a bordo dell’aereo papale del 18 febbraio 2016, in cui si presumeva che l’uso di contraccettivi fosse “accettabile in situazioni difficili”.) Allo stesso modo molti cattolici credono erroneamente che tutto ciò che scrive il Papa sia preservato da errori e deve essere seguito. Anche questo non è il caso. Vale la pena riflettere sulle diverse tipologie di documenti papali esistenti e sul peso magisteriale di ciascuno.
Diversi tipi di documenti papali
Encicliche : un’enciclica è uno dei tipi più comuni di documenti papali. È una lettera inviata dal Papa ai vescovi della Chiesa e, attraverso di loro, ai fedeli e talvolta anche a tutte le persone. Le encicliche di solito affrontano questioni dottrinali, morali o sociali e forniscono guida e insegnamento su questioni di fede e morale. Sono pensati per essere letti e studiati dai fedeli per acquisire una comprensione più profonda della posizione della Chiesa su argomenti particolari.
Costituzioni apostoliche : una costituzione apostolica è un documento papale di alto livello che tipicamente tratta questioni relative al governo e alla struttura della Chiesa. Può stabilire o modificare leggi, regolamenti o istituzioni all’interno della Chiesa. Si ritiene che le costituzioni apostoliche abbiano un livello di autorità più elevato rispetto alla maggior parte degli altri tipi di documenti papali.
Motu Proprio : Il termine latino “ motu proprio ” significa “di propria iniziativa”. Un motu proprio è un documento emesso direttamente dal Papa di propria iniziativa, senza alcuna sollecitazione esterna. Questi documenti vengono spesso utilizzati per affrontare specifiche questioni amministrative o disciplinari all’interno della Chiesa. I motu proprio possono essere utilizzati anche per modificare alcuni aspetti del diritto canonico o stabilire nuove norme.
Bolle : una bolla è un documento papale tradizionalmente sigillato con un sigillo circolare di piombo o cera, noto come “bulla”. Le bolle vengono utilizzate per vari scopi, tra cui l’istituzione di nuove diocesi, la canonizzazione di santi, la concessione di privilegi a individui o istituzioni e altre azioni amministrative significative.
Lettere apostoliche : le lettere apostoliche sono lettere personali inviate dal Papa a individui, gruppi o istituzioni. Anche se potrebbero non avere lo stesso livello di autorità delle encicliche o delle costituzioni apostoliche, hanno comunque un peso significativo e spesso affrontano importanti questioni pastorali o amministrative.
Esortazioni apostoliche : le esortazioni apostoliche sono documenti che incoraggiano i fedeli a vivere la propria fede in modo più pieno o ad affrontare sfide pastorali specifiche. Sebbene non siano considerate autorevoli quanto le encicliche o le costituzioni apostoliche, servono come guide importanti per i fedeli nella loro vita spirituale.
Ciascuno di questi documenti papali svolge un ruolo cruciale nella comunicazione e nel governo della Chiesa cattolica e vengono emanati in base al particolare contesto e alle esigenze della Chiesa e dei suoi membri.
Quali documenti papali sono infallibili?
È importante ricordare che nessun documento della Chiesa è automaticamente considerato avente il massimo peso magisteriale possibile solo perché è stato emanato dal Papa. L’infallibilità, infatti, non è automaticamente associata a nessuno dei tipi di documenti sopra indicati. Ricordiamo che il dogma dell’infallibilità papale afferma che il Santo Padre, quando parla ex cathedra (letteralmente, dalla cattedra di Pietro), è preservato dall’errore dallo Spirito Santo. Questo modo solenne di parlare non è legato ad alcun particolare veicolo di diffusione.
Piuttosto, il Beato Papa Pio IX, nella sua solenne definizione del dogma cattolico dell’infallibilità papale (nel 1870, durante il Concilio Vaticano I), spiegò che un pronunciamento ex cathedra ha quattro caratteristiche interne:
«[L]l Romano Pontefice… parla ex cathedra … quando, agendo in ufficio di pastore e maestro di tutti i cristiani, definisce, in virtù della sua suprema autorità apostolica, la dottrina concernente la fede o la morale che deve essere tenuta dalla Chiesa universale. “
Condizioni necessarie
Potremmo elencare queste quattro caratteristiche di un infallibile insegnamento papale “ ex cathedra ” nel modo seguente:
- Il Papa deve esercitare il suo ruolo di sovrano supremo, insegnante e giudice della Chiesa universale – non semplicemente come teologo privato, o anche come capo di una congregazione o tribunale romano. Ci sono formule che i Papi usano per esprimere chiaramente questo, comprese frasi come: “Per la nostra autorità di maestro di tutti i cristiani”, “Per l’autorità di Cristo” o “Per l’autorità di San Pietro e San Paolo”.
- Il Papa deve pronunciarsi su una questione di fede o di morale, non su questioni pratiche o disciplinari. Non sono necessarie ipotesi o dibattiti per sapere se questo criterio è stato soddisfatto. Il Papa stesso deve affermare che si tratta di una questione di fede (dottrina) o di morale se vuole che venga accettato come insegnamento infallibile.
- Il Papa deve rendere chiara una voluntas definiendi, la sua intenzione di definire una dottrina. I cattolici sono obbligati ad aderire all’insegnamento infallibile. Pertanto, la dottrina specifica che richiede il consenso deve essere chiaramente definita. Se non viene fornita alcuna definizione, non è possibile applicare l’infallibilità.
- Il Papa deve chiarire che tutti i cattolici nel mondo e per tutte le epoche future sono vincolati in coscienza a questo insegnamento. Se il Papa dà una dottrina o una regola solo ai vescovi o solo agli italiani, allora essa non è universale e non può avere autorità infallibile.
Una quinta condizione che molte persone non menzionano è che al Papa non è permesso “inventare” una nuova dottrina con potere infallibile. Il Concilio Vaticano I afferma chiaramente: «Lo Spirito Santo infatti è stato promesso ai successori di Pietro non perché facessero conoscere con la sua rivelazione qualche nuova dottrina, ma perché, con il suo aiuto, custodissero religiosamente ed esponessero fedelmente la rivelazione o deposito della fede trasmessa dagli apostoli”. [1]
Pertanto, quando il Papa emana un insegnamento infallibile, si sforza anche di mostrare come quell’insegnamento sia contenuto nella Sacra Scrittura e nella Sacra Tradizione.
Esempi di infallibilità
I pronunciamenti infallibili del Papa sono estremamente rari. Gli esempi più noti degli ultimi tempi sono stati la definizione del dogma dell’Immacolata Concezione e del dogma dell’Assunzione di Nostra Signora, rispettivamente nel 1854 e nel 1950. Se leggete questi documenti, vedrete quale sforzo hanno fatto i Papi per mostrare come questi due insegnamenti provengano dalla Divina Rivelazione e si trovino sia nella Scrittura che nella Tradizione.
Il dogma dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria è stato definito attraverso una costituzione apostolica. Il documento che definì questo dogma si chiama Ineffabilis Deus, e fu emanato da Papa Pio IX l’8 dicembre 1854. In questa costituzione apostolica, Papa Pio IX dichiarò e definì dogma che la Beata Vergine Maria, per un singolare privilegio concessole Lei da Dio, fu preservata da ogni macchia del peccato originale fin dal primo momento del suo concepimento nel grembo di Sant’Anna.
Anche il dogma dell’Assunzione della Beata Vergine Maria è stato definito attraverso una costituzione apostolica. Il documento che definì questo dogma si chiama Munificentissimus Deus, e fu promulgato da Papa Pio XII il 1° novembre 1950. In questa costituzione apostolica, Papa Pio XII proclamò il dogma dell’Assunzione, in cui si afferma che la Beata Vergine Maria, al fine della sua vita terrena, fu assunta in anima e corpo alla gloria celeste.
Ma questi esempi non significano che tutte le costituzioni apostoliche siano infallibili. Un esempio di costituzione apostolica che non definisce nulla di infallibile è la costituzione apostolica Veterum Sapientia . È stato promulgato il 22 febbraio 1962 e affronta l’importanza e la necessità di preservare il latino come lingua della liturgia, della teologia e delle istituzioni educative della Chiesa cattolica. In Veterum Sapientia, Papa Giovanni XXIII ha sottolineato il valore duraturo e la ricca tradizione del latino all’interno della Chiesa. Sebbene il documento sia autorevole e rifletta l’insegnamento del Papa sull’argomento, non comporta una definizione definitiva di un dogma o un’affermazione di dottrina infallibile. Rientra invece nella categoria dell’insegnamento pastorale e dell’incoraggiamento riguardo all’uso del latino nella vita della Chiesa.
Conclusione
Le encicliche, le costituzioni apostoliche, i motu proprio e gli altri documenti papali non sono automaticamente infallibili. La loro autorità varia in base al livello di insegnamento e al modo in cui vengono promulgati. È possibile che contengano errori, e trovare errori in un simile documento non dovrebbe mai scandalizzare il dubbio su qualsiasi punto dell’infallibile dogma cattolico.
L’infallibilità è un aspetto speciale e ristretto del magistero straordinario del Papa nel contesto più ampio del suo insegnamento nella Chiesa. Dovremmo tuttavia dedicare del tempo alla lettura e allo studio dei tradizionali documenti emanati dai Papi in passato prima dell’incertezza dottrinale emersa con piena forza a metà degli anni Sessanta.
NOTE FINALI :
[1] Pastor Aeternus, Costituzione dogmatica sulla Chiesa di Cristo, 18 luglio 1870, capitolo 4, n. 6.