Infine, Il Mio Cuore Immacolato Trionferà!

1“A Fire in My Chest…” – Da pastorella a santa

“A Fire in My Chest…” – Da pastorella a santa
“A Fire in My Chest…” – Da pastorella a santa

Visitando Fatima anni fa, preparandomi a lavorare al libro per bambini Jacinta’s Story , la piccola città di Aljustrel mi ha fatto intravedere le personalità dei tre piccoli veggenti, Lucia dos Santos, Francisco e Jacinta Marto.

Non dimenticherò mai di uscire dal minuscolo cottage imbiancato che era stato la casa di Francisco e Jacinta e di vedere l’ultimo dei loro fratelli viventi appoggiato a un muro, disponibile per le foto ricordo. Era un uomo fuori dai tempi moderni, non sofisticato, diretto e semplice, un uomo “della terra”, ancora non toccato dalle complicazioni della civiltà industrializzata.

Così doveva essere Giacinta, suo fratello e cugino, e ancor di più. Non c’era niente di straordinario in quest’uomo, che mi scrutava timidamente da sotto la fronte, così come non doveva esserci niente di straordinario nella pastorella che Papa Giovanni Paolo II dichiarò “Beata” nel maggio del 2000, e che ci guarda appena come timidamente da sotto la sua fronte nelle sue foto.

Le immagini e le descrizioni della piccola Jacinta ci mostrano una ragazza carina, vivace, affascinante, a volte, secondo Lucia, un po’ imbronciata, e “la più dolce dei suoi figli” nelle parole di suo padre, “Ti” Marto.

Intravediamo una bambina sensibile e affettuosa quando, all’età di cinque anni, pianse amaramente sentendo parlare delle sofferenze di Cristo e promise di non farlo più soffrire.

Percepiamo la sua natura contemplativa quando leggiamo che chiama la luna “lampada della Madonna”.

E incontriamo la piccola “padrona” portoghese quando, all’età di sette anni, alla prima apparizione, il 13 maggio 1917, chiede timidamente a Lucia se devono condividere il pranzo con il loro celeste visitatore.

“A Fire in My Chest…” – Da pastorella a santa
La beata Giacinta Marto trascorse gli ultimi anni della sua vita pregando e sacrificandosi per la conversione dei “poveri peccatori”.

Intravediamo anche l’incontaminata innocenza nel piccolo viso ovale delle immagini, unita a un’immediatezza e una forza quasi sconcertanti negli occhi castani – occhi che sembrano vedere “oltre”, perché in effetti avevano intravisto il paradiso – e l’inferno.

Nella seconda apparizione del 13 giugno, la Beata Vergine disse che presto avrebbe portato Francesco e Giacinta in Paradiso. Nella visione del 13 luglio, veniva mostrata loro una terrificante scena dell’Inferno, in cui vedevano, immerse in un immenso fuoco, innumerevoli anime come “braci ardenti”. Questa visione unita alla patetica supplica della Madonna “Pregate per i peccatori, molti vanno all’Inferno perché non c’è nessuno che preghi per loro”, accese nel cuore dell’innocente fanciulla un fuoco d’amore per Dio e per le anime.

Tra le grandi grazie della Madonna, la consapevolezza di non desiderare ardentemente questa terra e la sete di salvare quanti più “poveri peccatori” poteva, Giacinta dimenticò la terra, e per quattro brevi anni visse solo per piacere a Dio, suo “Signora” e per aiutare le anime ad arrivare a quel Paradiso che le era stato promesso per se stessa.

La sensibilità naturale e l’indole affettuosa di Giacinta si sublimarono in quella carità ardente che rende piccolo ogni sacrificio e facile ogni fatica. Lucia scrive nelle sue memorie come Giacinta non si stancava mai di dire a Nostro Signore e alla Madonna quanto li amava. Una volta disse: “Ho un fuoco nel petto ma non mi brucia”.

Le virtù eroiche di Giacinta e Francesco

Questo “fuoco” interiore l’ha alimentata fino alla sua morte per tubercolosi poco prima del suo undicesimo compleanno, da sola in un ospedale di Lisbona, ultimo sacrificio che ha abbracciato per i suoi amati “peccatori”.

Nonostante la sua giovinezza, nelle parole di Papa Giovanni Paolo II alla sua beatificazione il 13 maggio 2000, “Poteva benissimo esclamare con San Paolo: ‘Mi rallegro delle mie sofferenze per voi, e nella mia carne compio ciò che manca nelle sofferenze di Cristo a favore del suo corpo, che è la Chiesa”» (Col 1,24).

In quattro brevi anni la piccola portoghese era passata da spensierata pastorella a eroica santa.

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Nel 103° Anniversario della nascita della Beata Giacinta, America Needs Fatima vi invita a portare i bambini che amate in un meraviglioso pellegrinaggio per sentire l’amore materno della Madonna e per conoscere le sue bellissime apparizioni di Fatima attraverso la Storia di Giacinta . I bambini seguiranno le orme di Giacinta fino alla Cova da Iria, il famoso luogo in cui è apparsa la Madre di Dio. Vedranno Giacinta inginocchiarsi in soggezione mentre la Madonna si avvicina al leccio in una radiosa sfera di luce. Sentiranno la tristezza di Giacinta mentre la gente diffonde la voce che è apparso il diavolo invece della Vergine Maria

La Storia di Giacinta è la storia di Fatima narrata con fantasia attraverso gli occhi della Beata Giacinta Marto, la più giovane dei tre veggenti ai quali la Madonna apparve nel 1917 per consegnare il messaggio più importante dei nostri tempi. Il libro è rilegato e riccamente illustrato dall’autore Andrea F. Phillips.

La Storia di Giacinta contiene molte lezioni vitali per i bambini – perché è così importante che preghino il Rosario, obbediscano ai loro genitori e seguano la strada difficile ma gratificante della virtù in questa vita.

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Jacinta’s Story ( libro in inglese qui, libro in italiano qui )

Riferimenti :  America Needs Fatima online, Mystics of the Church online, Discorso di Papa Giovanni Paolo II alla Beatificazione di Francesco e Giacinta Marto-Sito del Vaticano

Andrea Phillips 23 marzo 2013

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