FESTA 28 GENNAIO

Tommaso d’Aquino nacque intorno al 1225 nel castello di Rocca Secca, nel nobile casato della famiglia degli Aquino. Suo padre, Landolfo, era un cavaliere e sua madre, Teodora, una contessa.
All’età di cinque anni Tommaso fu inviato come oblato ai Benedettini di Montecassino e vi rimase fino a tredici anni. Era studioso, meditativo e dedito alla preghiera, e spesso poneva la domanda: “Che cos’è Dio?”
Intorno al 1236, l’Abate convinse il padre di Tommaso che un ragazzo così talentuoso dovesse andare a Napoli per studiare, e lì si diplomò a livello accademico. A Napoli Tommaso subì l’influenza dell’Ordine dei Predicatori Domenicani, e a diciannove anni fu accolto nell’Ordine.
La sua famiglia era indignata perché aveva scelto un ordine mendicante. Per ordine di Teodora due dei suoi fratelli soldati lo imprigionarono in un castello. Introdussero perfino una tentatrice nella camera di Tommaso, che lui scacciò con un tizzone strappato dal fuoco. Cadendo in ginocchio implorò Dio per la virtù dell’integrità della mente e del corpo. Addormentandosi, sognò due angeli che lo cingevano con una cintura bianca dicendo: “ricevi la cintura della verginità perpetua”, e non fu mai più tentato dalla carne – per questo è chiamato “Il Dottore Angelico ” . Trascorse i due anni di prigionia pregando, studiando e scrivendo.
Alla fine sua madre cedette. Ritornando dai domenicani scoprirono che aveva fatto così tanti progressi da solo, che presto fu ordinato sacerdote. Mandato a studiare a Colonia sotto Sant’Alberto Magno, la sua grande statura e il suo silenzio gli valsero l’encomio del “Bue Muto” ma sentendo la sua brillante difesa di una tesi difficile, Sant’Alberto rispose:
“Noi chiamiamo questo giovane un bue stupido, ma il suo muggito dottrinale un giorno risuonerà in tutto il mondo.”

Thomas ha conseguito il dottorato in teologia a Parigi e ha continuato a insegnare, predicare e scrivere ampiamente. Tra il 1259 e il 1268 fu in Italia come Predicatore Generale, insegnando nella scuola di scolari scelti annessa alla corte pontificia. Intorno al 1266 iniziò a scrivere la più famosa di tutte le sue opere, La Summa Theologiae.
Nel 1269 era di nuovo a Parigi, dove fu amico e consigliere del re San Luigi IX. Nel 1272 fu richiamato in Italia. L’anno successivo, nella festa di San Nicola, ricevette una rivelazione che lo indusse a lasciare incompiuta la sua grande Summa dicendo: “…tutto ciò che ho scritto sembra tanta paglia dopo le cose che mi sono state rivelate”.
Ammalatosi, Tommaso morì il 7 marzo 1274 all’età di cinquant’anni. Fu canonizzato nel 1323 e dichiarato Dottore della Chiesa da Papa San Pio V nel 1567. La sua festa si celebra il 28 gennaio.
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