L’articolo che segue è stato scritto negli anni Cinquanta e si riferisce ad un movimento giovanile comunista allora esistente. Tuttavia, si può applicare la stessa logica dell’articolo ai moderni movimenti anarchici che allo stesso modo adottano un’ideologia amorale e rifiutano la civiltà.
Abitualmente seminudo, e qui coperto solo in modo casuale, tutto il suo fisico riflette la dura e brutale lotta con un ambiente ostile. Fisicamente è molto forte. Sul volto porta i segni di un’orribile cicatrice che subì per “adornarsi”. Così, questo povero figlio della boscaglia, toccato solo leggermente dal contatto con la civiltà, manifesta la naturale esuberanza della natura umana non governata.
È un barbaro, un pagano, la cui natura non ha beneficiato né dell’azione divina della Chiesa, né dell’influsso estetico e raffinato della civiltà cristiana.
Nonostante il suo aspetto, che farebbe tremare i bambini, ispira pietà. È più simile a un bambino esuberante e ignorante che a un criminale.
Qui vediamo giovani comunisti in una manifestazione a Berlino. I loro volti, impregnati di odio, mostrano gli aspetti più sinistri della natura umana e un rifiuto molto deciso delle tendenze e delle disposizioni che una persona acquisisce quando è educata. Qui vediamo l’odio, la sfiducia, l’assenza di qualsiasi sentimento che nobiliti o ammorbidisca e la capacità di distruggere e mai di costruire. Ciò che è ancora più scioccante è una straordinaria lucidità e stabilità in questo stato d’animo pessimista che si trova nell’anima propria del comunismo e si riflette nei volti di questi giovani, vittime dell’infernale propaganda di Mosca.
Sono i neobarbari in quest’epoca di neopaganesimo. Sono anime sviate da princìpi totalmente errati. I loro istinti, scatenati da un’ideologia amorale, puntano armi forgiate dalla civiltà contro la civiltà stessa.
Teoricamente, la domanda rimane: quale di questi due è più terribile? I frutti dell’apostasia sono peggiori di quelli del paganesimo. Non si può biasimare chi ignora la verità; ma c’è sempre colpa nel ripudiarlo.
Un governo comunista, quando stabilito nelle nazioni cristiane, è un’apostasia. E, come tale, porta più colpa davanti a Dio.
Carico di maggiore colpa e di armi più micidiali, come non può essere più terribile?
Plinio Corrêa de Oliveira 20 dicembre 2007
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