Infine, Il Mio Cuore Immacolato Trionferà!

10Riflessioni e impegni di vita cristiana per il tempo attuale. Le profezie si stanno avverando

Un anno fa nel Santuario di S. Maria dei Miracoli presso S. Celso, a Milano, sono iniziati degli incontri di preghiera a seguito della pubblicazione sul sito La Nuova Bussola Quotidiana della recensione, redatta da Marco Lepore, del libro Rivelazioni profetiche di Suor Maria Natalia Magdolna – Mistica  del XX secolo, edito dalla casa editrice Sugarco e scritto da Claudia Matera con la prefazione di Padre Serafino Tognetti, monaco sacerdote appartenente alla “Comunità dei figli di Dio”, fondata da don Divo Barsotti. Chiunque lesse il libro restò molto impressionato, perché se da un lato portava alla luce il pensiero di Dio sulla situazione spirituale della nostra generazione dall’altro conteneva delle profezie sconvolgenti sul futuro dell’umanità.

Va detto poi che in quegli stessi giorni fu pubblicata dalle edizioni Ares la biografia di un mistico napoletano vissuto nel secolo scorso, il sacerdote don Dolindo Ruotolo, dal titolo Gesù, pensaci tu!, biografia scritta dalla nipote Grazia insieme al giornalista Luciano Regolo, che riportava la stessa terribile profezia fatta conoscere da Gesù attraverso Suor Maria Natalia e, prima ancora, annunciata nella terza delle apparizioni della Madonna a Fatima e, andando indietro, da San Luigi Maria Grignion de Montfort nel suo libro Trattato della vera devozione alla Santa Vergine Maria e, per concludere, con quanto la Madre di Dio, riguardo al XX secolo, rivelò alla fine del ‘500 a Madre Mariana Francisca Torres y Berriochoa, fondatrice e superiora del convento delle monache Concezioniste francescane di Quito, in Ecuador. Tutte queste rivelazioni sono state giudicate autentiche dalla Chiesa e tutti i loro protagonisti sono stati già canonizzati o in corso di beatificazione.

Prima di procedere occorre però fare un’indispensabile premessa. Assodato che il centro della nostra fede è Cristo e che la Rivelazione si è conclusa con la morte dell’ultimo Apostolo, l’affermazione che qualsiasi successiva manifestazione del soprannaturale, non potendo apportare aggiunte o modifiche alla Parola di Gesù, non può possedere alcuna rilevanza significativa è contraddetta dalle Norme per procedere nel discernimento delle presunte apparizioni e rivelazioni ( qui ), che la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede ha approvato con delibera del 25 febbraio 1978, documento, tuttora in vigore, fondamentale per discernere tra vere e false apparizioni.

Dalla Prefazione a tali Norme ( qui ), emerge poi che se è vero che nessuno è obbligato a fare uso del portato di una rivelazione privata, quando questa è orientata a Cristo stesso è un aiuto per la fede, e si manifesta come credibile proprio perché rimanda all’unica rivelazione pubblica. Viene altresì chiarito che una rivelazione privata può introdurre nuovi accenti, fare emergere nuove forme di pietà o approfondirne di antiche. Essa può avere un certo carattere profetico e può essere un valido aiuto per comprendere e vivere meglio il Vangelo nell’ora attuale; perciò non lo si deve trascurare.

Tant’è che se la Chiesa dichiarasse l’inconsistenza delle rivelazioni private dovrebbe depennare dal calendario liturgico una quantità di solennità, memorie e devozioni come quelle dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, della Divina Misericordia, del Corpus Domini e della Madonna di Lourdes, di Fatima, del Carmelo e via dicendo.

Le prime profezie riguardanti la nostra generazione, come abbiamo detto, furono date dalla Madonna alla superiora delle Concezioniste francescane di Quito a partire dalla fine del XVI secolo e che per volere della S. Vergine furono svelate solo nel XX. (qui).  Ecco alcuni punti di quelle rivelazioni:

Grandi eresie si abbatteranno sulla Terra alla fine del XIX secolo e per tutto il XXLa luce della fede si estinguerà a causa della quasi totale corruzione dei costumi. In quei giorni l’atmosfera sarà piena dello spirito di impuritàci saranno grandi calamità, fisiche e morali, pubbliche e private. Il piccolo numero di anime in cui il culto della fede e della morale saranno mantenuti patiranno una sofferenza crudele e indicibile come un prolungato martirioper questa sofferenza saranno considerate martiri.”

E ancora: “Le vocazioni sacerdotali saranno scarse e molte  verranno meno per assenza di formazione. Anche se non mancheranno santi sacerdoti nel clero regolarenel secolare si affezioneranno di meno alla loro chiamata. Poi avverrà il disprezzo di coloro che vivranno in quel secolo verso il sacramento della Penitenza: essendo radicati nel peccato cercheranno di ignorarlo e per loro nulla sarà peccato… Sarà la notte oscura della Chiesa. Il sacramento dell’ordine verrà ridicolizzato, oppresso e disprezzato, e il demonio lavorerà con sottile astuzia per allontanare i religiosi dalla loro vocazione, corrompendone molti.

La Madonna anticipò che nel XIX secolo sarebbe stato proclamato il dogma dell’Immacolata Concezione e nel secolo successivo quello dell’Assunzione di Maria al cielo in corpo ed anima, pur tuttavia le predizioni fatte a Madre Mariana furono terribili: disastri, pestilenze, carestie, guerre sanguinose, invasioni e bestemmie. “Scoppierà una guerra straordinaria e spaventosa nella quale fluirà il proprio sangue e quello degli altri, di sacerdoti secolari e regolari e di religiosi.

Alla fine parole di speranza confortarono l’animo della religiosa, che a sentir ciò era rimasta afflitta al punto da offrirsi di riparare lei le nostre colpe: “Allora sarà arrivata la mia ora, nella quale, in modo sorprendente, detronizzerò l’orgoglioso e maledetto Satana schiacciandolo sotto il mio piede e incatenandolo nell’abisso infernale, liberando così la Chiesa e la patria dalla sua crudele tirannia.”

Avverrà quindi il trionfo del Cuore Immacolato di Maria promesso a Fatima però giova ricordare che nella terza apparizione, in piena prima guerra mondiale, avvertì: “Se l’umanità non smetterà di offendere Dio avverrà una guerra peggiore”. Dopo 23 anni scoppiò la seconda guerra mondiale, ma l’umanità, anziché redimersi, ha aumentato i peccati in misura esponenziale arrivando a compiere i più infami oltraggi alla natura umana e, soprattutto, al Signore.

Nel corso dei secoli altri Santi hanno profetizzato identici scenari. San Luigi Maria Grignion de Montfort ha scritto (qui): “L’umile Maria riporterà sempre vittoria su quel superbo, e vittoria così grande che riuscirà perfino a schiacciargli il capo, dove si annida il suo orgoglio. … Ma il potere di Maria su tutti i demoni risplenderà in modo particolare negli ultimi tempi, quando Satana insidierà il suo calcagno, cioè i suoi poveri schiavi e umili figli che lei susciterà per muovergli guerra. Questi saranno piccoli e poveri secondo il mondo, infimi davanti a tutti come il calcagno … ma saranno ricchi di grazia divina, che Maria comunicherà loro in abbondanza, grandi ed elevati in santità davanti a Dio, superiori ad ogni creatura per lo zelo coraggioso, e cosi fortemente sostenuti dall’aiuto di Dio, che con l’umiltà del loro calcagno, uniti a Maria, schiacceranno il capo del diavolo e faranno trionfare Gesù Cristo.”

Nella biografia di Don Dolindo Ruotolo è riportato un brano del suo libro Così ho visto l’Immacolata, in cui egli riferisce quanto rivelatogli da Maria Vergine: “Solo una grande misericordia può fare superare al mondo il baratro nel quale è caduto… Il mondo è diventato un campo di morte, nessuna voce lo risveglia se una grande misericordia non lo solleva …. misericordia che non è solo l’indulgenza, ma anche il rimedio, la medicina, l’operazione chirurgica. La prima misericordia che deve avere questa povera terra, e la Chiesa per prima, è la purificazione. Non vi spaventate, non temete, ma è necessario che un uragano terribile passi prima sulla Chiesa e poi sul mondo…”  (pagg. 149-150)

Tutte queste profezie rassicurano che alla fine trionferà il sacro Cuore di Gesù insieme al Cuore Immacolato di Maria e non dobbiamo temere, perché Gesù nel Vangelo di Matteo ci incoraggia a non preoccuparci del futuro invitandoci a cercare prima di tutto il regno di Dio e la sua giustizia, garantendoci che tutto quello che il Padre sa che ci occorre ci verrà dato in aggiunta. (Mt 6, 25-34).

E’ da escludere che Suor Maria Natalia Magdolna conoscesse tutte queste profezie dal momento che ignorava persino le apparizioni di Fatima e questo conferma che fu proprio il nostro Salvatore  a rivelarle in dettaglio la terribile situazione in cui si trovava il genere umano nel ‘900 e a indicarle i rimedi per riparare le offese arrecate a Dio e alla S. Vergine, salvando così noi stessi e il mondo.

Non possiamo fare come ai tempi di Noè quando, come ricorda Gesù nel Vangelo, nessuno si accorgeva di quel che stava accadendo e la rovina cadde su di loro improvvisa. E neppure possiamo pensare che tutto debba fare Dio senza la nostra collaborazione: noi siamo i protagonisti di quest’epoca e dobbiamo fare la nostra parte per la salvezza nostra e dell’umanità. “Non possiamo abbandonarci alle sole risorse umane  – afferma Don Dolindo nel commento al Vangelo di Matteo – Dio è infinita realtà, bisogna perciò saper attingere dal Signore quegli aiuti straordinari che Egli non manca di elargire a chi spera in Lui.”

In aggiunta, il nostro Salvatore ci invita a tenere le lampade sempre accese e ad essere costantemente vigilanti nella vita perché, ha avvertito, non sapete né il giorno né l’ora. (Mt 25 25,13).

In tempi inquietanti come quelli che stiamo vivendo Gesù propone anche a noi, come fece con l’Ungheria, i rimedi per allontanare la collera del Padre, ovvero la riparazione dei peccati realizzando un Movimento di Espiazione mondiale, ponendosi sotto la protezione della Madonna ed agendo insieme a Lei, perché le anime che espiano con Maria espiano con la fede di Maria, come leggiamo nel libro di Claudia Matera, che ha tradotto in italiano gli insegnamenti di Gesù a Suor Maria Natalia Magdolna, che li trasmise agli ungheresi grazie alla supervisione del primate d’Ungheria, il venerabile cardinale Mindszenty il quale ne favorì la diffusione.

Inoltre, Gesù avvertì che i sacerdoti che non avessero aderito alle sue richieste si sarebbero dannati e questo vale, ovviamente, anche per noi, perché diversamente avremmo la presunzione di salvarci senza merito, che è uno dei peccati contro lo Spirito Santo.

Le richieste di Gesù sono molteplici, per ora ci limitiamo a quelle principali.

La prima è la costituzione di una Cappella Espiatoria, che non deve essere necessariamente costruita apposta, ma deve essere un luogo dove anime zelanti si riuniscano per compiere insieme preghiere e atti riparatori ed espiatori delle offese arrecate ai Sacratissimi Cuori. Nondimeno singolarmente potremo effettuare:

L’ora santa di adorazione eucaristica. E’ un’ora di riparazione da farsi la sera del giovedì, individualmente, in famiglia o in comunità; in casa o in chiesa davanti al Santissimo Saramento esposto, dove la S. Vergine promette grandi grazie; recitando il rosario o leggendo le Scritture o mettendosi semplicemente alla presenza di Gesù e Maria. (pag. 84)

Un’ora di preghiera espiatoria supplementare ogni settimana per nove mesi. Durante quest’ora si recitano i misteri dolorosi del santo rosario, si fa un momento di silenzio e poi la comunione spirituale, quindi si finisce con la preghiera di Sant’Ignazio di Loyola Anima di Cristo santificaci; Corpo di Cristo salvaci, ecc. Le intenzioni di preghiera (una per ogni ora espiatoria) sono: 1) per le bestemmie; 2) per le profanazioni del Santissimo Sacramento e del Santo Nome di Gesù e Maria; 3) per i peccati commessi sotto l’influenza dell’alcool (e ora potremmo aggiungere anche le droghe); 4) per il grande peccato delle madri che non permettono al loro bambino di venire al mondo; 5) per gli scassinatori che commettono un omicidio durante il furto e per coloro che gettano per terra l’ostia santa e la calpestano; 6) per i miei figli che si professano credenti, ma che non mettono in pratica la loro fede; 7) per il peccato dei miei figli che non contraggono un matrimonio sacramentale e che vivono in una forma di matrimonio illecito; 8) per coloro che negano la mia esistenza divina e non credono alla salvezza della loro anima; 9) per ogni altro peccato.

La doppia novena. Gesù ha chiesto che per nove mesi venga ricevuto nella santa Eucarestia al primo venerdì e al primo sabato del mese con l’intenzione di consolare il suo Sacro Cuore in unione al Cuore Immacolato di Maria, offrendo la santa Comunione come atto di riparazione. Ovviamente è richiesta la confessione prima di riceverlo. Al compimento di questa doppia novena Egli accosta trentatré promesse (cfr. Claudia Matera, Rivelazioni profetiche di Suor Maria Natalia Magdolna, Mistica del XX secolo, edizioni Sugarco, pag. 183-187)

Per finire, tutte le nostre sofferenze (che non devono essere cercate, bastando quelle che già abbiamo) devono essere offerte prima per noi e poi per i peccatori, e insieme alle preghiere, ai digiuni e ad ogni atto di riparazione ed espiazione tutto deve essere fatto in unione con Maria, con la consapevolezza che Ella trionferà sul Male perché è la Regina Vittoriosa del mondo.

Paola de Lillo

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Pubblicato da gianluca05

Pace: l’altra condizione della Madonna di Julio Loredo Da quando Papa Francesco ha annunciato che consacrerà la Russia (e l’Ucraina) al Cuore Immacolato di Maria, insieme a tutti i vescovi del mondo – ai quali ha rivolto un preciso appello in questo senso – tutto il mondo cattolico vive nell’attesa di questo storico evento. C’è chi, mosso da spirito pio, vede nel gesto pontificio una soluzione definitiva che metterà fine alla guerra, porterà alla conversione della Russia e al risanamento morale del mondo moderno. Altri, invece, mossi da spirito critico, vi segnalano possibili omissioni e contraddizioni. In ogni caso, bisogna rimarcare come l’annuncio di Papa Francesco – mettendo Fatima al centro degli avvenimenti contemporanei – abbia toccato una fibra profonda nell’opinione pubblica mondiale. L’atto di Francesco si collega a una precisa richiesta fatta dalla Madonna a Fatima nel 1917. Parlando ai pastorelli, la Madonna volle parlare al mondo intero, esortando tutti gli uomini alla preghiera, alla penitenza, all’emendazione della vita. In modo speciale, Ella parlò al Papa e alla sacra Gerarchia, chiedendo loro la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato. Queste richieste, la Madre di Dio le fece di fronte alla situazione religiosa in cui si trovava il mondo intero all’epoca delle apparizioni. La Madonna indicò tale situazione come estremamente pericolosa. L’empietà e l’impurità avevano a tale punto preso possesso della terra, che per punire gli uomini sarebbe esplosa quella autentica ecatombe che fu la Grande Guerra 1914-1918. Questa conflagrazione sarebbe terminata rapidamente, e i peccatori avrebbero avuto il tempo di emendarsi, secondo il richiamo fatto a Fatima. Se questo richiamo fosse stato ascoltato, l’umanità avrebbe conosciuto la pace. Nel caso non fosse stato ascoltato, sarebbe venuta un’altra guerra ancora più terribile. E, nel caso che il mondo fosse rimasto sordo alla voce della sua Regina, una suprema ecatombe, di origine ideologica e di portata universale, implicante una grave persecuzione religiosa, avrebbe afflitto tutti gli uomini, portando con sé grandi prove per i cattolici: “La Russia diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa (...) I buoni saranno martirizzati. Il Santo Padre dovrà soffrire molto”. “Per impedire tutto questo – continua la Madonna – verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace”. Dopo un periodo di estrema tribolazione e di terribili castighi “come non si sono mai visti” (santa Giacinta di Fatima), la Madonna promette il trionfo finale: “Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace”. Ancor oggi gli esperti discutono sulla validità o meno delle varie consacrazioni fatte da Pio XII e da Giovanni Paolo II. La Madonna aveva posto tre condizioni: che la consacrazione fosse fatta dal Sommo Pontefice, che menzionasse la Russia, e che fosse fatta in unione con tutti i vescovi del mondo. In un modo o nell’altro, a tutte le consacrazioni – 1942, 1952, 1982, 1984 – mancava almeno una di delle condizioni. Dopo aver affermato perentoriamente che la consacrazione del 1984, fatta da Giovanni Paolo II, non era valida, la veggente suor Lucia aveva cambiato opinione, attestando invece la sua conformità a quanto richiesto dalla Madonna. Questa è la posizione più diffusa negli ambienti della Chiesa e fra i fedeli in generale. Non vogliamo entrare in un tema tanto complesso. Facciamo però notare che, alla Cova da Iria, la Madonna indicò due condizioni, entrambe indispensabili, perché si allontanassero i castighi con cui ci minacciava. Una di queste condizioni era la consacrazione. Supponiamo che sia stata fatta nel modo richiesto dalla santissima Vergine. Rimane la seconda condizione: la divulgazione della pratica della comunione riparatrice dei primi cinque sabati del mese. Ci sembra evidente che questa devozione non si è propagata fino a oggi nel mondo cattolico nella misura desiderata dalla Madre di Dio. E vi è ancora un’altra condizione, implicita nel messaggio ma anch’essa indispensabile: è la vittoria del mondo sulle mille forme di empietà e di impurità che oggi, molto più che nel 1917, lo stanno dominando. Tutto indica che questa vittoria non è stata ottenuta, e, al contrario, che in questa materia ci avviciniamo sempre più al parossismo. Così, un mutamento di indirizzo dell’umanità sta diventando sempre più improbabile. E, nella misura in cui avanziamo verso questo parossismo, diventa più probabile che avanziamo verso la realizzazione dei castighi. A questo punto bisogna fare una osservazione, e cioè che, se non si vedessero le cose in questo modo, il messaggio di Fatima sarebbe assurdo. Infatti, se la Madonna affermò nel 1917 che i peccati del mondo erano giunti a un tale livello da richiedere il castigo di Dio, non parrebbe logico che questi peccati siano continuati ad aumentare per più di mezzo secolo, che il mondo si sia rifiutato ostinatamente e fino alla fine di prestare ascolto a quanto gli fu detto a Fatima, e che il castigo non arrivi. Sarebbe come se Ninive non avesse fatto penitenza e, nonostante tutto, le minacce del profeta non si fossero realizzate. Per di più, la stessa consacrazione richiesta dalla Madonna non avrebbe l’effetto di allontanare il castigo se il genere umano dovesse restare sempre più attaccato alla empietà e al peccato. Infatti, fintanto che le cose staranno così, la consacrazione avrà qualcosa di incompleto. Insomma, siccome non si è operato nel mondo l’enorme trasformazione spirituale richiesta alla Cova da Iria, stiamo sempre più avanzando verso l’abisso. E, nella misura in cui avanziamo, tale trasformazione sta diventando sempre più improbabile. Applaudiamo l’atto di Papa Francesco e ci sommiamo toto corde a esso se seguirà i requisiti posti dalla Madonna a Fatima. Tuttavia, finché a questo atto non seguirà una vera e propria crociata spirituale contro l’immoralità dilagante – aborto, omosessualità, LGBT, mode indecenti, pornografia, gender e via dicendo – la semplice consacrazione della Russia – per quanto gradita alla Divina Provvidenza – non allontanerà il castigo. Mi sia permesso di sollevare un’altra perplessità, e non di piccolo peso. A Fatima la Madonna indicò, come l’elemento allora più dinamico del processo rivoluzionario che portava l’umanità verso l’abisso, gli “errori della Russia”, ossia il comunismo, che proprio nell’Unione Sovietica trovò la sua sede e fuoco di espansione. Non ci sarà una vera conversione finché questa ideologia non sarà rigettata in ogni sua manifestazione. Ora, proprio in questo campo il pontificato di Papa Francesco si è contraddistinto per la sua prossimità all’estrema sinistra: dalla vicinanza alla dittatura cubana, al sostegno ai “movimenti popolari” latinoamericani di matrice marxista, senza dimenticare i contatti col patriarca Kiryll, che della dittatura sovietica fu fedele servitore e propagandista. Anche qui, salvo miglior giudizio, ci sembra che, finché all’atto di venerdì a San Pietro non seguirà una vera e propria crociata spirituale contro il comunismo e i suoi epigoni, la sola consacrazione della Russia non fungerà da toccasana per risparmiare una catastrofe alla civiltà contemporanea. Fonte: TFP - Tradizione Famiglia Proprietà -